NOCARA-16/02/2012: PD E PSI COME CANI E GATTI. LETTERA APERTA DEL COORDINATORE DEIL PD DOMENICO PITTINO AL SINDACO TREBISACCE.

NOCARA PD E PSI COME CANI E GATTI. LETTERA APERTA DEL COORDINATORE DEIL PD DOMENICO PITTINO AL SINDACO TREBISACCE.

 

A Nocara, Pd e Psi in permanente conflitto interno. Come cani e gatti, pronti ad azzannarsi in qualsiasi momento e per qualsiasi causa, giusta o ingiusta che sia. L’hanno dimostrato, se proprio ce  n’era bisogno, in occasione dell’ultima campagna elettorale  quando il Pd ha concorso, non riuscendovi,  alla conquista della poltrone a sindaco con Maria Antonietta Pandolfi, moglie del coordinatore locale del Pd, Domenico Pittino,  che oggi scrive al Sindaco Francesco Trebisacce, del partito del Psi. << Caro sindaco, conoscendoti, sicuramente penserai che tutte le sciagure, compresa, sicuramente, quest’ultima nevicata, siano causa di una iattura; io invece  sono certo che questa sia la fine dell’immagine di una “stagione” annunciata, allorché sono oltremodo convinto, che attraversare  periodi di crisi, carichi di rischi, con risorse anche limitate, dovrebbe essere un’importante occasione per smaltire le tossine e creare un po’ per volta le condizioni per governare e governare bene. La tua amministrazione parla solo di necessità, ma d’ingegno neppure l’ombra, altrimenti, non ci troveremmo di fronte ad aspetti sconcertanti e decisioni azzardate; non ci troveremmo di fronte alla necessità di superare una stagione incostruttiva, che ci regala l’inefficienza e l’inadeguatezza di un Governo cittadino che, per buona pace di chi ci spera ancora, è ormai condizionato, non sa più che pesci prendere. Tutte le scusanti, tutte le ragioni, tutti i discorsi “recitati” in questo tempo trascorso di legislatura sono contraddittori. S’insiste su vecchi errori e si è puntualmente smentiti, si viaggia sull’onta dello “speriamo che” e ci ritroviamo puntualmente di fronte ad azioni azzardate, impervissime.     Mai che sia stato messo sul tavolo un progetto degno di considerazione né, mai, che si sia messo da parte l’orgoglio e le posizioni per ragionare e discutere con semplicità e soprattutto con modestia, tanto da auspicare un modello di vita comune rispettoso di una cultura che ci veda tutti “essere umani impegnati” nella spinta alla crescita, alla riqualificazione, alla necessità, comune a tutti, di essere figli di un divenire della vita più sereno e mansueto, al cospetto di un vivere qualitativo piuttosto che quantitativo, sia nei rapporti umani che sociali, che culturali, che storici>>. Continua ancora Pittino:<< Caro Franco, non credi che sia arrivato il momento di aprire le porte a Nocara e ai Nocaresi?, oppure dobbiamo continuare a camminare ad occhi chiusi? Vedi!, in alcuni casi la modestia coincide con l’apprendimento delle necessità, in altri con una riconosciuta onestà, ma in entrambe le circostanze consiste comunque nell’adattare la teoria alla realtà, e la realtà che ci accomuna in questo momento storico non è uno strumento matematico, ma la ragione che in molti, oggi, dobbiamo far nostra per allontanarci da paradigmi teorici: i comportamenti individuali, ben più profondi o motivati di quanto non sia stato in passato, sono seriamente causa di una egemonia che non trionfa, che non supera le ipostesi e non stabilisce regole: a te le conclusioni. Disponibilissimo a qualsiasi dialogo e confronto privato o pubblico, cordialmente ti saluto>>. Vediamo quest’ultima disponibilità come una porta aperta.

14 febbraio 2012.                                                      ALESSANDRO ALFANO