Trebisacce-03/03/2012:Amore, odio e passione: i protagonisti della vita (di Maria Spagna)

Amore, odio e passione: i protagonisti della vita

 

Amore, odio e passione: sentimenti intramontabili. Potremmo definirli le variabili dipendenti della nostra vita. I nostri comportamenti, la maggior parte delle volte, sono dettati da questi tre sentimenti. L’amore è il sentimento più bello che possa esistere, dà un valore aggiunto alla vita rendendola accettabile anche nelle situazioni peggiori. Ovviamente quando si parla dell’amore, dobbiamo far riferimento all’amore puro, rispettoso, basato sulla fiducia reciproca, vero, intenso, casto, ma anche passionale, destinato a durare nel tempo e non a dissolversi nel niente.

L’amore è legato non solo alla passione, ma anche all’odio, perché quando finisce l’amore o quando si tratta di un amore “malato”, morboso, che porta l’uomo non solo ad odiare l’altro ma anche a commettere azioni inqualificabili. L’odio è, in assoluto, la conseguenza negativa dell’amore, distrugge l’animo umano. Non porta da nessuna parte se non ad una condizione di malessere interiore e alla cattiveria nei confronti degli altri. Il filo conduttore dell’amore e dell’odio è, certamente, la passione, altro sentimento importante e forte che domina l’uomo. Questi deve essere in grado, servendosi della ragione, di saperlo domare.

Significativa è la frase di Italo Svevo nell’opera “Senilità”: “Aveva posseduto la donna che odiava, ma non ch’egli amava”; molte volte l’uomo, spinto dall’odio, si lascia andare alla passione nonostante alla base non ci sia un sentimento amoroso. Alcune volte, invece, in virtù dell’amore si mette a repentaglio la propria vita, perdendola come “La Lupa” dell’omonima opera di Giovanni Verga che dice al genero, Nanni: “Ammazzami chè non me ne importa; ma senza di te non voglio starci”.

Questi pochi esempi danno l’idea di come l’amore, l’odio e la passione influiscano nella vita, sconvolgendola. L’esagerazione di questi tre sentimenti porta l’uomo ad un punto di non ritorno, in cui la ragione non riesce a prendere il sopravvento. Quando l’uomo perde il senno è protagonista di spiacevoli azioni; infatti, molte pagine della cronaca nera sono riempite e continueranno ad esserlo da questi eventi. Da quanto esposto è facilmente desumibile quanto importante sia il ruolo giocato da questi sentimenti.

 

Maria Spagna

V A IGEA