MONTEGIORDANO-24/03/2012: SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE. ALL’ORDINE DEL GIORNO TREDICI PUNTI.

MONTEGIORDANO SEDUTA STRAORDINARIA DEL CONSIGLIO COMUNALE. ALL’ORDINE DEL GIORNO TREDICI PUNTI.

Il governo cittadino targato La Manna vuole in fretta dimenticare quella brutta serata nella quale perde due pezzi della sua maggioranza ( Salvo Idv e Maradei Psi) e, a distanza di 11 giorni dalla votazione di sfiducia, convoca un nuovo consiglio straordinario. Dieci i punti all’ordine del giorno. Tra tutti, alcuni aggiustamenti come: la sostituzione del consigliere “ribelle” Carlo Salvo da presidente della commissione bilanci e tributi. Al suo posto è stato nominato Carmelo Panno di Rifondazione Comunista. Ricordiamo che l’avvocato Salvo aveva anche la delega alla gestione dei contenziosi che pare siano tanti e che rappresentano una buona fetta da spartire tra i liberi professionisti in circolazione, ovviamente con una precisa identificazione politica. Alla consigliera di maggioranza, Rosa Ruscelli, è stata assegnata la delega “all’arredo urbano”. Poca cosa ma è pur sempre un contentino per chi lo riceve. Alla consigliera, Caterina Pistocchi, che aveva dato l’aut aut al sindaco, come già riferito con nostro precedente articolo, sono state conferite  le deleghe  alla “formazione professionale, cultura, rapporti istituzionali e pari opportunità”. Insomma, come si conviene in tutti i contesti politici, piccoli o grandi che siano, si è fatto in modo che ognuno abbia avuto un posticino “al sole”. Sull’ultimo punto all’ordine del giorno:”approvazione progetto preliminare lavori di riqualificazione urbanistica dell’area dell’ex cementificio Zippitelli in contrada canale della Vittoria, in deroga allo strumento urbanistico vigente” si è accesa una disquisizione che il capo gruppo del Pdl, Domenico Acciardi, ha contestato con elementi tecnici che, a suo giudizio, contrasterebbero con le finalità preordinate ed approvate dalla maggioranza. In effetti, sostiene Acciardi, quell’area destinata a “zona industriale”, secondo l’art. 22 del regolamento edilizio vigente non sono derogabili le norme relative agli indici volumetrici ed alle destinazioni d’uso delle zone che costituiscono variante allo strumento urbanistico. Come pure la riqualificazione urbanistica va comunque prevista nel Prg in vigore e quindi inserita all’interna di un piano di recupero>>. Altro elemento ostativo, sempre secondo Acciardi,  è che: << il recupero del patrimonio edilizio esistente  deve risultare accatastato e inserito in mappa e non deve riguardare fabbricati demoliti o ruderi o manufatti che non presentano le caratteristiche di edificio>>. In parole povere, ai tempi del cementificio, era stato costruito un capannone, dove erano depositati i sacchi di cemento e che oggi, in quel punto si vuole costruire delle ville a vendere. Viene in mente la canzone di Celentano, il ragazzo della via Gluck:  “là dove c’era l’erba ora c’è una città”.

23 marzo 2012.                                                                                 Alessandro Alfano