Trebisacce-19/05/2012: L’Assopec:”NOI POSSIAMO SPEZZARE E SPAZZARE VIA LA CULTURA DELL’OMERTA'”

Carissimi,
negli anni scorsi, il movimento delle associazioni, ha dato vita a meravigliosi momenti di grande coesione sociale, di democrazia partecipata, di produzione culturale, artistica ed economica. Abbiamo realizzato insieme eventi che non si erano mai visti nella nostra terra. Lo abbiamo fatto noi: le associazioni. Ne dobbiamo essere fieri ed orgogliosi.
Siamo stati, in molti sensi, la voce, anzi l’urlo, la coscienza civile dell’alto jonio che si è fatta strada faticosamente fra i rovi pungenti proliferati fra le rovine della seconda Repubblica. Le nostre fatiche sono stati i più alti momenti di dignità sociale di questo nuovo secolo.
All’indomani del “fermo biologico” delle comunali, riprendiamo subito il nostro impegno.
Io lancio un invito accorato: NON MOLLIAMO !!!
Noi possiamo fare quello che la politica non può fare, per suoi limiti strutturali, perché i politici dipendono dal consenso dei clan famulo-elettorali.
In una realtà piccola, come il nostro paese di meno di 10mila abitanti, non è mai nata una vera cultura dell’opposizione: 
chi oggi ti è nemico, domani ti dovrà votare…. quindi meglio non dare fastidio….

Questo concetto con noi non attacca:

NOI POSSIAMO SPEZZARE E SPAZZARE VIA LA CULTURA DELL’OMERTA’
E’ l’unica rivoluzione possibile: la cultura della verità.
Noi non dobbiamo dar conto alle famiglie che gestiscono i voti. Possiamo parlare liberamente. Facciamolo. E facciamolo subito.
La nostra terra naufraga sotto il peso delle bugie e delle reticenze.
Diamo costantemente degli input che siano il segno tangibile della presenza di una popolazione cosciente ed attenta, che vive nel presente e non è spettatrice passiva di sceneggiature trite e ritrite.
Invito ogni associazione, nel rispetto delle proprie finalità e del proprio punto di vista, ad essere fortemente presente sul territorio.
Lavoriamo per la ripresa di Trebisacce, a prescindere dalla parte politica che gestisce l’amministrazione comunale:
che sia la destra, o la sinistra, non è un problema nostro.
L’associazionismo è libero da questi schemi, come è libero dalla schiavitù del consenso a tutti i costi.
Noi possiamo e dobbiamo parlare forte e chiaro, evidenziando anche verità scomode.
Collaboriamo e dialoghiamo fra di noi. Collaboriamo con le istituzioni, come abbiamo sempre fatto, e contestiamole pure, quando è opportuno, ma comunque non smettiamo di presidiare il campo.
Negli anni scorsi, siamo stati in prima linea. Torniamoci. Non possiamo restare spettatori passivi, nell’attesa di un avvenire che ormai e già passato da tempo.
Walter Astorino – presidente assopec