Trebisacce-20/05/2012: Con una fiaccolata silenziosa la città di Trebisacce partecipa al lutto di Brindisi che rappresenta il lutto nazionale di tutti i cittadini onesti.

 

Trebisacce:20/05/2012

 Con una fiaccolata silenziosa la città di Trebisacce partecipa al lutto di Brindisi che rappresenta il lutto nazionale di tutti i cittadini onesti. Il lutto Italiano per la morte della sedicenne Melissa Bassi, uccisa dall’esplosione della bomba posizionata in un cassonetto per la raccolta dei rifiuti davanti l’ingresso principale dell’Istituto superiore  “Morvillo –Falcone”, proprio nell’ora in cui gli studenti entrano a scuola. I cittadini liberi e onesti, le associazioni di volontariato, di categoria, di promozione sociale, la Pro loco, la Misericordia, il Rotary, Passaggi, gli educatori, i politici, la polizia municipale, i carabinieri, si sono dati appuntamento alle 20.30 in Piazza San Francesco, sul lungomare, e poi in corteo con le fiaccole in mano hanno percorso ancora una parte del lungomare in direzione nord per girare poi all’altezza del “Chiosco” e portarsi nel piazzale ferroviario e proseguire poi per via Alfredo Lutri in direzione sud e raggiungere Piazza della Repubblica. Anche  i parroci durante la santa messa hanno informato della fiaccolata i fedeli. Sempre in silenzio ognuno ha riposto per terra la propria fiaccola e il proprio cartellone. Alla fine le fiaccole hanno disegnato un cuore, quello di Melissa. E tante le persone in circolo attorno al cuore nel mentre delle piccole lucerne bianche prendevano il volo a simboleggiare il volo verso il Signore dell’anima innocente della giovanissima Melissa. E mentre gli sguardi seguivano in cielo la rotta delle mongolfiere ognuno raccolto nei propri pensieri ha pregato per Melissa. Tutti pienamente convinti che questo momento collettivo di partecipazione democratica deve anche rappresentare un sostegno all’affermazione della legalità, contro ogni forma di violenza.” Una fiaccolata per esprimere la ferma indignazione per il vile atto, la solidarietà per le giovani vittime di Brindisi travolte dalla cieca brutalità” è questo uno dei messaggi lanciati tramite FB. E ancora sui cartelloni le scritte:”La cultura non va toccata, lo studente non va ammazzato”,”E adesso chi sarà punito?-Lo Stato cosa farà?-Come ci difenderete?”,ecc. E’ chiaro a tutti che quando si ammazza un giovane si ammazza il futuro e anche la democrazia. Il pensiero corale delle mamme,dei genitori,di tutti i presenti è che la scuola è e deve rimanere il luogo della sicurezza per le famiglie e studenti e non il luogo della paura e dell’angoscia!

Franco Lofrano