Trebisacce-08/06/2012:Evento “Immaginare Broglio”

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Comunicato Stampa

N°9 del 8/06/2012

 

Oggetto: Evento “Immaginare Broglio”

Si è svolto, nella serata di ieri, presso la Sala Consiliare del Comune di Trebisacce, l’evento “Immaginare Broglio, il contrappunto tra le idee determina l’armonia del dialogo”. L’evento è stato organizzato con il patrocinio del Comune di Trebisacce e dalla delegata alla cultura Dott. essa Caterina Violante.

Ad aprire la serata i saluti del Sindaco Avv. Franco Mundo:  “Questa sera diamo  avvio alla nostra stagione culturale partendo proprio da Broglio, questa grande risorsa di cui Trebisacce deve pregiarsi”.

L’evento di ieri è stato un confronto a due voci tra l’Arch. Maurizio Silenzi e il Prof. Alessandro Vanzetti.

L’Arch. Silenzi ha colto un segnale di interesse per il rilancio culturale, turistico ed economico di Trebisacce da parte dell’Amministrazione Comunale. Ha esposto le sue teorie sul bastione, sulla cava d’argilla, sul percorso del Saraceno e sulla salina. Secondo le sue teorie la città di Trebisacce fu fondata nella zona dell’attuale bastione, allora difesa naturale, ha parlato anche di un “antica struttura templare ricca e affascinate, dedicata al dio dell’ebbrezza, Dioniso, e non di Broglio come un semplice villaggio abitato”. La richiesta avanzata dall’Arch. Silenzi è di “riuscire ad imporre questo tempio nel panorama culturale, ma bisogna fare in fretta perché la nuova statale 106 vuole infilzare, il sito archeologico di Broglio di inestimabile valore, con un viadotto”.

Il Prof. Alessandro Vanzetti, invece, che lavora ininterrottamente sul sito di Broglio dal 1978, anno in cui il sito venne scoperto. Per il Prof. Vanzetti “la storia di Dioniso si riallaccia solo in maniera mitologica come culto propiziatorio. Va benissimo immaginare, ma l’immaginazione non deve interferire sui dati storici, e appropriarsi di una realtà come Broglio non significa travisare quello che la storia con i suoi reperti vogliono raccontarci. Le teorie dell’Arch. Silenzi non si basano sulla ricerca ma solo sull’immaginazione”.

Ha chiudere la serata una performance “proto-contemporanea” dell’artista EPEO.

 

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