Trebisacce-03/08/2012:La chiesa e le spiritualità orientali (di Luigi Fabiano)

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La chiesa e le spiritualità orientali: Quando si fa di tutta l’erba un fascio

Fermo restando che le religioni  orientali non hanno una tensione missionaria e non hanno alcuna volontà di far proseliti ,ne hanno mai formulato una loro apologetica. Invece le spiritualità di derivazione orientale a partire dagli anni 60 si sono diffuse largamente anche in occidente, interessando un vasto  pubblico soprattutto tra gli intellettuali.

Tali spiritualità spesso si pongono apparentemente come complementari all’evoluzione spirituale e alla pratica delle religioni tradizionali. Invece capita  che ciò avviene in un primo momento, in seguito però vengono proposte  pratiche e credenze condannate dal magistero della chiesa. Il loro sincretismo appare evidente e spinge molti cristiani pian piano ad abbandonare i sacramenti.

Detto questo occorre però dire che non bisogna fare di tutta l’erba un fascio.

Se esistono movimenti o pratiche che si pongono in antitesi alle religioni considerate vecchie e superate. Esistono tanti medici e operatori del benessere in genere ,che non hanno queste mire ,pur utilizzando tali pratiche come complementari o alternative, alla medicina ufficiale.

Di cosa stiamo parlando?: Yoga, meditazione trascendentale, reiki, agopuntura, cromoterapia ecc.

Occorre subito precisare che non esiste nessun documento ufficiale della congregazione della fede(organo alle cui disposizioni i cattolici sono vincolati) che fa capo alla santa sede la quale condanni per esempio queste terapie che abbiamo citato. Evvero che ci sono state interviste a   cardinali o ad altri prelati in genere su tali argomenti. Ma nulla di specifico e vincolante. Si è raccomandato essenzialmente i fedeli di usare discernimento, su quali pratiche possono creare confusione o nocumento , se utilizzzare con modalità arbitrarie e non fedeli alla tradizione dell’alveo da dove sono nate.

E allora a mio avviso ben vengano queste terapie se gli operatori che le praticano non istillano in maniera più o meno larvata un pensiero incompatibile con il magistero della chiesa.

Luigi Fabiano