Trebisacce-10/08/2012: Il nuovo organo a canne della Parrocchia Madonna della Pietà

Trebisacce:10/08/2012

 

E’ stato benedetto e presentato ai fedeli della Parrocchia Madonna della Pietà, dal parroco Mons. Gaetano Santagada, il nuovo organo a canne, lo scorso venerdì 10 agosto, nell’ambito del programma di  quattro giorni stabilito per la Festa della Madonna di Fatima che si terrà il prossimo 12 agosto. Mons. Gaetano Santagada ha ricordato che l’organo a canne è stato costruito per la Parrocchia nel 1991 ed è stato completamente ripristinato con una nuova consolle a due manuali e pedaliera di ultima generazione nell’Aprile 2012. Il corpo canne ricollocato sul nuovo portale d’ingresso ha una altezza di m 2,60 e una larghezza di m.2,95. Lo strumento ha subito un’innovazione tecnologica in merito alla tramissione digitale, un nuovo mantice a camera unica assicura il giusto equilibrio con uno o più registri (Principale-Ottava-XV e Ripieno). I somieri a sistema diretto sono disposti su un unico livello, mentre le canne in facciata, costruite con lastre di stagno e piombo sono state ripulite, intonate e lucidate; un dispositivo automatico controlla e regola i cambi di frequenza che le canne subiscono a causa delle alterazioni termiche; pertanto i suoni della consolle sono perfettamente intonati con le canne. L’organo ha in tutto 73 canne. L’originalità e innovazione della trasmissione digitale standard “G. Consoli” consiste nel collegare il corpo canne alla consolle con un semplice cavo schermato a due poli (universalmente utilizzato nei computer e quindi di sicura affidabilità nell’uso e nella durata). L’assenza di ritardo tra il tocco del tasto e l’apertura dell’aria nella canna a lunga distanza, testimonia la più avanzata tecnologia impiegata. Da anni ormai tutti gli organi “Consoli” sono collegati a consolle pre-esistenti e non più a sistemi elettrici obsoleti che alcune rinomate ditte utilizzano. I miracoli della tecnica, oggi consentono altre soluzioni più adatte ai bisogni della liturgia, ma anche alle capacità economiche di una comunità parrocchiale.

Franco Lofrano