Rocca Imperiale-01/09/2012:Intervista al Consigliere Provinciale Giuseppe Ranù

Intervista al Consigliere Provinciale Giuseppe Ranù

 

Giuseppe Ranù inizia giovanissimo il Suo impegno politico, 24 anni Vicesindaco di Rocca Imperiale primo; capogruppo d’opposizione; assessore alla Comunità Montana prima e Presidente dopo, oggi Consigliere Provinciale; iscritto ai DS oggi PD.  Vuole ricordare tra i tanti obiettivi raggiunti, solo tre in particolar modo: la costituzione del Consorzio del limone sua iniziativa come Vicesindaco con delega all’agricoltura; la prossima realizzazione del centro-sportivo polivalente in Rocca Imperiale per € 600.000,00;  il finanziamento di 5.000.000 di euro come Presidente della Comunità per la valorizzazione dei Centri Storici.

Come giudica il PD in questa fase ?

Questo PD non è quello che abbiamo sognato, non è quello che favorisce processi di ricambio ma è una identità che sembra voglia conservare volti e idee del passato.

Apprendiamo che ha partecipato all’iniziativa di Renzi in Policoro, si sente vicino a quelle idee ?

Il punto non è la vicinanza alle idee di Renzi. Il nodo centrale è che il Sindaco di Firenze sollecita i maggiorenti del PD a favorire processi di ricambio. Spesso in Italia, ma soprattutto in Calabria, assistiamo ad una sorta di sfilata di moda dove gli attori, gli stessi, sono più impegnati a sbarrare la strada a chi ha energie da spendere anziché metterli alla prova e responsabilizzarli.

Andiamo al  Comune di Rocca Imperiale, cosa pensa di questa amministrazione ?

Il mio dire potrebbe apparire strumentale, ma mai come in questi anni il Sindaco ha fatto indigestione di mutui e procedure negoziate a trattativa privata.

Cosa significa ?

Un milione di euro di mutui e più, ne ricordo due: € 500.000,00 circa, comprensivi di spese di progettazione, per il restyling di Via Mare;  € 500.000,00 circa, comprensivi di spese tecniche, per fosso “Cutura” oltre ad altri piccoli interventi.

Lei contesta cosa?

Due cose: la contrazione di mutui in un momento così delicato, considerando anche le sofferenze di bilancio e le procedure adottate.

Le procedure non sono previste dalla legge ?

Non tutto ciò che è previsto dalla legge è politicamente giusto e trasparente, mi spiego: nella procedura negoziata a trattativa privata, € 350.000,00 di lavori per Via Mare sono state invitate 6 ditte, una di Rocca Imperiale, che poi si è aggiudicata i lavori con il ribasso irrisorio del 14 % , e cinque della vicina Basilicata. Attendiamo l’esito dell’altra procedura negoziata, “fosso Cutura”, perché sono curioso di conoscere il nome del fortunato. Sa bene che in un momento così difficile aggiudicarsi un intervento con ribasso misero è come vincere al lotto.

Cosa ha fatto il gruppo d’opposizione ?

Come gruppo d’opposizione abbiamo chiesto al responsabile se esiste nel nostro comune un albo dal quale si attingono i nomi delle ditte, sa quale è stata la risposta ? Non esiste alcun albo. Abbiamo chiesto ancora, ma queste ditte hanno avuto rapporti con il nostro comune negli anni pregressi ? Sa quale è stata la risposta ? mai. Allora mi chiedo da dove escono queste ditte, da quale cilindro. Sulla base di quale criterio si decide chi deve e chi non deve partecipare. Una amministrazione trasparente avrebbe dovuto privilegiare una normale gara d’appalto (procedura negoziata aperta) per ragioni di trasparenza e per ragioni di risparmio, è evidente che i ribassi del momento vanno dal 25 al 30 %, a Rocca invece sono del 14 %.

Chi ci rimette con questo modo di fare amministrazione ?

I cittadini che debbono sopportare il 33 % di aumento del servizio di nettezza urbana; debiti sino al 2043 aliquote d’acqua ecc. ecc. che non subiscono un cenno di riduzione, in un momento così drammatico.

Cosa farà sul punto l’opposizione ?

Il proprio dovere sino in fondo e senza soste ce lo chiedono i cittadini.

Perché decide di fare opposizione se ha detto pubblicamente e più volte che non sarà candidato come capo-lista?

Ho un dovere nei confronti di chi mi ha scelto e soprattutto perché penso, che chi non si interessa del posto in cui vive e degli altri è destinato a perire.

Franco Lofrano