Trebisacce-06/01/2012:A NESSUNO E’ CONCESSO DI MUTARE LA STORIA

COMUNICATO STAMPA TREBISACCE FUTURO A NESSUNO...

Trebisacce Futuro 7 gennaio 15.53.11
COMUNICATO STAMPA TREBISACCE FUTURO
A NESSUNO E’ CONCESSO DI MUTARE LA STORIA
Com’è ben noto, l’amministrazione comunale ha espletato le procedure concorsuali per l’assunzione, con mobilità volontaria da altro ente, di un istruttore amministrativo di categoria D1.
La scelta politica dell’amministrazione in carica, anche alla luce delle gravissime difficoltà economiche dell’ente comunale, è stata già criticata dal nostro movimento civico.
Le censure, ovviamente, non riguardano la persona assunta, che ha giustamente colto l’opportunità concessagli dall’amministrazione, bensì la convenienza ed il merito di detta scelta.
Probabilmente sarebbe stato più corretto (se proprio si fosse ravvisata la necessità e l’impellenza di una tale figura professionale, ma così non è), concedere detta opportunità a qualche giovane laureato, privo di occupazione, magari alternando più persone nel corso degli anni in quell’incarico, in modo da garantire una fonte di guadagno a chi non ne ha, piuttosto che assegnare detto lavoro ad una persona che, peraltro, è già dipendente di un altro ente pubblico e che, pertanto, ha già un <<posto fisso>> ed una adeguata retribuzione.
Ma la cosa davvero stucchevole è che, per spiegare l’anzidetta nefanda decisione, il primo cittadino – in evidente difficoltà e nell’imbarazzato tentativo di giustificare l’ingiustificabile – giunge a distorcere la realtà dei fatti, prospettando alla popolazione circostanze assolutamente non veritiere.
Infatti, nel corso di una conferenza stampa indetta all’indomani della pubblicazione del manifesto di contestazione a firma del nostro movimento, affermava testualmente che: “abbiamo dotato il comune di tale figura che avendo, come da bando, titolo per attività forense, ci farà risparmiare gli onorari per i liberi professionisti. In sostanza, tale figura assunta lo stipendio se lo paga da sola”. Notizia riportata anche da diversi organi di stampa.
In altre parole, il Sindaco afferma che, a seguito dell’assunzione della nuova dipendente, le cause del comune saranno patrocinate dalla stessa, senza necessità di affidare gli incarichi ai vari avvocati.
Ciò posto, l’anzidetta affermazione si appalesa non veritiera ovvero denota una non conoscenza della materia da parte del primo cittadino.
La possibilità, da parte di un pubblico dipendente, di essere iscritto all’albo professionale degli avvocati ovvero nell’elenco speciale ad esso annesso, ai fini dell’esercizio della libera professione a specifiche condizioni, è regolata dal Regio Decreto Legge 1578/1933, dal testo unico sull’impiego pubblico (articolo 60 e seguenti, Legge 3/1957), per come confermato dall’articolo 53, Decreto Legislativo 165/2001, che stabiliscono l’incompatibilità dell’esercizio della professione di avvocato con qualunque impiego o ufficio retribuito alle dipendenze di qualsiasi amministrazione o istituzione pubblica soggetta a tutela o vigilanza dello Stato, delle province e dei comuni.
Questo divieto conosce come deroga, stabilita proprio dalla ultima menzionata disposizione di legge, quella per la quale l’avvocato-dipendente può essere iscritto nell’elenco speciale annesso all’albo per l’espletamento delle cause e degli affari propri dell’ente presso il quale presta servizio.
Tuttavia, presupposto indispensabile per l’iscrizione all’elenco speciale è dunque che l’avvocato operi alle dipendenze di una amministrazione o istituzione pubblica e che, soprattutto, sia costituito un ufficio legale.
Nel caso del Comune di Trebisacce, non esiste un ufficio legale, né potrebbe costituirsi, non sussitendone i presupposti di legge.
Peraltro, quand’anche esistesse, ma così non è, la dipendente allo stesso adibita, dovrebbe esclusivamente (e lo ribadiamo: esclusivamente) occuparsi degli affari legali dell’ente, non potendo svolgere all’interno dello stesso alcun altro incarico di nessun genere, di talché la sua eventuale assunzione sicuramente non servirebbe a coprire la carenza di organico “nei tre servizi scoperti tra cui gli affari generali ed amministrativi”, paventata dal sindaco nella predetta conferenza stampa.
Allo stato, pertanto, la neo dipendente, ad oggi iscritta nell’albo speciale dei difensori dell’ATERP di Cosenza, una volta assunta in mobilità dal Comune di Trebisacce, innanzitutto dovrebbe cancellarsi da detto albo, siccome non più dipendente dell’ATERP e, quindi, stante l’inesistenza di un ufficio legale presso il Comune di Trebisacce, non potrebbe re-iscriversi all’albo speciale e, pertanto, patrocinare in giudizio attesa l’evidente incompatibilità con l’incarico di dipendente pubblico.
In altri termini, per le controversie giudiziarie il Comune di Trebisacce dovrà necessariamente sempre e, comunque, ricorrere a professionisti esterni.
Ciò comporterà una duplice spesa per il Comune, lo stipendio al dipendente neo-assunto, che costerà ai contribuenti più di 1.500.000,000 euro, oltre agli onorari dei professionisti esterni di volta in volta designati.
Quindi, parafrasando quanto affermato dal Sindaco, il neo-dipendente non solo non si “pagherà da solo”, ma anzi, i contribuenti da oggi in poi saranno costretti a pagare due volte!!!
Con ciò concludiamo affermando che una buona amministrazione quando compie determinate scelte, deve avere il coraggio e la lealtà di comunicare ai cittadini le reali motivazioni di dette scelte e, soprattutto, le conseguenze delle stesse, senza nascondersi dietro improbabili ed irreali giustificazioni.
UFFICIO STAMPA
TREBISACCE FUTURO