Saracena-25/01/2013:MIMMO METAPONTE CANDIDATO ALLA CAMERA CON I RIFORMISTI ITALIANI «LA LOGICA CONCLUSIONE DI UNA ATTIVITA’ POLITICO – SINDACALE DI LUNGO CORSO»

Nuova immagine1

COMUNICATO STAMPA #1                                                                    | 25.02.2013 |

MIMMO METAPONTE CANDIDATO ALLA CAMERA CON I RIFORMISTI ITALIANI
«LA LOGICA CONCLUSIONE DI UNA ATTIVITA’ POLITICO – SINDACALE DI LUNGO CORSO»
________________________________________________________________________________

 

La mia candidatura, nella “Lista Socialista Riformisti Italiani” alla camera dei deputati, è la logica conclusione di un’attività politico-sindacale di coerenza, autonomia, serietà, eticità e moralità mai scalfita in questi lunghissimi anni combattuti prima nel sindacato Cgil e successivamente come sindaco della città di Saracena. I cittadini calabresi sinceri e onesti devono valutare attentamente, a distanza di oltre venti anni, se la politica affermatasi con la cosiddetta seconda Repubblica, li abbia pienamente rappresentati o, invece, ha incarnato la peggiore politica fatta di “intrallazzi”, di “inciuci”, ma soprattutto, di affarismo politico – personale utilizzando a piene mani le risorse pubbliche sia quelle locali che quelle nazionali.

E’ giunta l’ora di decisioni serie e ponderate. Se è vero che la stragrande maggioranza dei cittadini è schifata dal modello di gestione politico-istituzionale portato avanti dal centrodestra e centrosinistra in questi ultimi venti anni, non si può far finta di niente. Rivotare queste alleanze significa continuare a essere ipocriti e non vedere i danni che si apprestano a fare con un nuovo governo Bersani – Vendola – Monti – Casini etc con Berlusconi pronto a inciuciare in Parlamento con quest’alleanza. Senza nessuna presunzione, però, va presa consapevolezza che, oltre agli uomini, è la capacità di dare risultati che va valutata. Le classi dirigenti del Pd e Pdl hanno chiuso gli occhi di fronte alla totale cancellazione del tessuto industriale in Italia e, in particolare, nella nostra Regione. I cittadini, i giovani, i disoccupati, le donne devono sapere che in Calabria, nella famigerata prima Repubblica, erano presenti nel territorio decine di fabbriche manifatturiere che occupavano oltre 5000 addetti (MARLANE di Praia a Mare con circa 300 addetti, l’ICM di Scalea con circa 120 addetti, la TESSILE di Cetraro con circa 300 addetti, la FODERAUTO di Belvedere Marittima con circa 250 addetti, l’EX-INTECA-ANDREAE-DANAMAGLIE con circa 1000 addetti). Erano presenti, inoltre, grandi aziende nel settore della chimica a Crotone, nel tessile nel Reggino, oltre a decine di aziende nel settore delle costruzioni, e dei servizi.

Cos’hanno fatto questi parlamentari del Pd, Pdl e Udc che da vent’anni governano la regione Calabria? Solo chiacchiere e richieste di voto. Hanno introitato lauti stipendi ed hanno dilapidato soldi pubblici senza realizzare nulla. Ora la mia formazione politica non chiede il voto per il passato, anche se nel passato vi sono stati uomini di grande spessore politico e culturale quali Giacomo Mancini, Cecchino Principe, Tonino Munto, Salvatore Frasca, per parlare solo della deputazione cosentina, che hanno aiutato a realizzare in Calabria tutto ciò di cui ho parlato prima. E’ evidente che il prossimo Governo Nazionale sarà composto sul compromesso Bersani – Vendola –Monti e UDC poiché a loro interessa il nord e il potere romano. Nel mezzogiorno, i peones devono solo portare l’acqua al mulino di quest’accordo.

I Socialisti Riformisti italiani e calabresi penso che abbiano capito la lezione e con la lista autonoma riportano indietro l’orologio dell’orgoglio, del saper governare, di essere, così com’è nata la formazione politica all’inizio del secolo, per la giustizia sociale, per la libertà, per la solidarietà e per il senso dell’umanità che li ha sempre contraddistinti.