Cassano All’Ionio-30/01/2013:Parco Archeologico di Sibari il Ministro Barca ha telefonato al primo cittadino Giovanni Papasso: “Sindaco lo Stato è con lei”. A carico del Ministero per i Beni Culturali le spese per la rimozione del fango e per rendere fruibile il Parco.

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COMUNICATO STAMPA

 

Parco Archeologico di Sibari il Ministro Barca ha telefonato al primo cittadino Giovanni Papasso: “Sindaco lo Stato è con lei”. A carico del Ministero per i Beni Culturali le spese per la rimozione del fango e per rendere fruibile il Parco.

 

Dodici giorni  fa il fiume Crati  inondava d’acqua l’intero Parco archeologico di Sibari. L’argine lungo lo stesso, compromesso anche a causa dell’uomo, non riusciva a fare adeguata barriera  e giocoforza il sito veniva sommerso. Dodici giorni dopo, la situazione resta ancora critica ma finalmente il Governo nazionale si interesserà della vicenda. Ad illustrare le importanti novità è stato il Sindaco di Cassano All’Ionio nel corso di una apposita conferenza stampa, svoltasi questo pomeriggio a Palazzo di città. All’incontro con i media presenti anche gli Assessori municipali Valentina Conte, Paola Grosso, Antonino Mungo e Franco Tufaro ed i consiglieri municipali Lino Notaristefano, Luigi Garofalo e Stefano Petrosino:

«Stamani ho ricevuto una telefonata direttamente dal Ministro per la Coesione territoriale Fabrizio Barca, il quale mi ha detto “Sindaco non è solo in questa triste vicenda. Lo Stato è con lei – ha informato il primo cittadino Giovanni Papasso – Nei prossimi giorni a Sibari arriveranno dei tecnici incaricati proprio dal Ministro al fine di verificare quanto successo ed avviare gli interventi del caso». Gli Scavi di Sibari presto torneranno agli antichi splendori, ha garantito il Ministro Barca: « Il rappresentante del Governo nazionale mi ha informato, infatti, – ha spiegato il Sindaco di Cassano All’Ionio – che il Ministero per i Beni Culturali, presieduto dal Ministro Lorenzo Ornaghi – si farà carico delle spese economiche per la rimozione del fango sui reperti archeologici e per il ripristino della fruibilità del Parco. Io ringrazio il Ministro per l’attenzione rivolta alla particolare vicenda – ha commentato altresì il Primo cittadino Giovanni Papasso. Sono stato onorato dalla sua telefonata. Negli scorsi giorni proprio al Ministro per la Coesione Territoriale ed al collega ai Beni Culturali ed in ultimo anche al Presidente della Repubblica avevo lanciato un accorato appello a salvare questo immenso patrimonio. Oggi posso dire che il Governo ha accolto la mia richiesta. Ma vi è oltre, il Ministro Barca mi ha garantito che a fine mese sarà a Sibari per un sopralluogo al Parco Archeologico. In questi giorni abbiamo lavorato tanto per far in modo che la triste vicenda Parco Archeologico di Sibari non passasse sottotraccia. Io ringrazio tutti coloro che ci hanno aiutato e ci sostengono. Ora attendiamo con fiducia l’avvio dei lavori per riprestare il Parco Archeologico di Sibari”.

Nel contempo però, al fine di evitare simili eventi, l’attenzione sarà posta sulla questione Crati. Quanto alla questione Crati, il Sindaco di Cassano All’Ionio ha ribadito infatti: «In questi giorni abbiamo lanciato l’allarme sul fatto che nel letto del fiume Crati sono stati  realizzati degli agrumeti, alcuni vecchi, visti già quando si è verificata un’altra grave alluvione nel 2008, e altri  di nuovo impianto. Qualche sera fà, quando ho dovuto emettere ordinanza di evacuazione per il rischio esondazione del fiume Crati ha Lattughelle, ci siamo resi conti che effettivamente gli agrumeti impediscono il normale deflusso dell’acqua. Per la parte che mi riguarda – ha spiegato il primo cittadino –sono pronto a sottoscrivere un’ordinanza per il loro abbattimento. Un atto dovuto nei confronti anche di quelle famiglie di c.da Lattughelle costrette a vivere d’inverno con il timore dello straripamento del fiume e del rischio allagamento delle proprie abitazioni. Tuttavia ora attendiamo risposte dal Commissario Straordinario per il Rischio Idrogeologico, dott. Percolla, che qui non si è visto – ha concluso il Sindaco di Cassano All’Ionio – Ci saremmo attesi un sopralluogo lungo l’argine dello stesso al fine di verificare la sicurezza dei residenti. Sono altresì sbalordito che lo stesso, in questi giorni di forte drammaticità lungo il Crati, non sia venuto qua a dirci a che punto è la progettazione e quali sono le risorse per mettere in sicurezza il Crati”. Il nostro Comune, che vuole vivere di turismo necessita anche di un’opera urgente di disinquinamento dello stesso fiume. Così come urgono risorse urgenti per la messa in sicurezza della Torre di Milone a Cassano All’Ionio, straordinario reperto storico ora a rischio crollo».

Cassano all’Ionio, lì 30 gennaio 2013

                                   Ufficio Stampa del Sindaco

                                                                                         F.to Pasquale Golia (Portavoce)