MONTEGIORDANO-07/04/2013 LA EX ERGOM DI CIMMINELLI CHIUDE I BATTENTI. GIOVANI DELL’ALTO JONIO PRESTO DISOCCUPATI ?

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MONTEGIORDANO LA EX ERGOM DI CIMMINELLI CHIUDE I BATTENTI. GIOVANI DELL’ALTO JONIO PRESTO  DISOCCUPATI ?

La fabbrica ex Ergom, oggi Pcma ( Plastic compotenents ad modules automotive)  fondata dal noto imprenditore montegiordanese, Francesco Cimminelli, già patron del Torino Calcio, è a rischio chiusura. Insediatasi nel 1995 nel vicino comune di Pisticci (Matera), inizialmente con 270 dipendenti e oggi 81, molti dei quali provenienti dai comuni di Trebisacce, Amendolara, Roseto, Montegiordano e Rocca Imperiale, giovani disoccupati reclutati dai fratelli Antonio e Rocco Cimminelli che vivono sin dalla nascita a Montegiordano, produceva materiali plastici per la Fiat con un fatturato di circa 500milioni di euro l’anno. La crisi delle vendite di auto si ripercuote anche su questa fabbrica che potrebbe chiudere i battenti e, conseguentemente, licenziare le maestranze che andrebbero a ingrassare le file della disoccupazione già abbastanza alta nell’Alto Jonio. Ove malauguratamente ciò dovesse verificarsi sarebbe un vero e proprio dramma per questi giovani che nel frattempo hanno messo su famiglia, hanno contratto mutui per l’acquisto della casa, dove abitano e si sono trasferiti dalla Calabria alla limitrofa Basilicata. Il patron della plastica, Cimminelli, improvvisamente scomparso nel gennaio del 2012 all’età di 76 anni, era molto legato al suo paese natio e questa industria l’aveva voluto realizzare per dare un segno positivo del suo attaccamento alla Calabria e alla sua Montegiordano dove, nei periodi estivi, soggiornava ed  era solito giocare a carte con gli amici con i quali dialogava in stretto dialetto montegiordanese. Dall’appello lanciato dai precari, pubblicato sul blog di marina jonica dell’ingegnere Francesco D’Amore, “Vicini ai nostri fratelli”, cogliamo il dramma di queste famiglie:<< I lavoratori della Pcma di Pisticci, Scalo iscritti alla Ugl Metalmeccanici, sono riuniti in assemblea permanente presso la sede dell’Ugl di Matera in via Roma ,72 per protestare contro la chiusura della loro azienda consumatasi in una camera di albergo sulle spalle di 81 lavoratori, unico indotto Fiat (Magneti Marelli) nella provincia di Matera, in totale silenzio. Oggi i lavoratori chiedono a voce alta il coinvolgimento delle istituzioni quali la Prefettura, già coinvolta dai soli lavoratori nel mese di gennaio alla presenza del Dott. D’Alessio. Più volte i lavoratori dell’Ugl chiedevano a quest’organizzazione di non sottoscrivere quell’accordo disastroso e di peggior favore a danno dei lavoratori che a oggi risultano ancora in attesa di risposte sia dalla Ugl che dalla Pcma (Magneti Marelli). Visto che il 22 aprile è prevista la verifica tra l’azienda e le parti sociali i lavoratori Ugl si auspicano che questo incontro sia fatto alla presenza del Sig. Prefetto, in Prefettura , e non nella solita camera d’albergo dove è stata calpestata la nostra dignità di persone, di lavoratori e di cittadini della Repubblica Italiana>>. Significativa e drammatica la scritta riportata sui muri della fabbrica:” Alle Istituzioni: Aiutateci o faremo da soli”.

6 aprile 2013.                                     Alessandro Alfano