Plataci-24/07/2013: “Itinerari gramsciani 2013”

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Meme0008                                                        “Itinerari gramsciani 2013”

        

Comunicato stampa

DURA CRITICA AI MANIPOLATORI DELLA LEGGE SULLE

MINORANZE LINGUISTICHE (482/99) NEL

CONVEGNO INTERNAZIONALE

CONCLUSIVO DEGLI ITINERARI GRAMSCIANI

Il Convegno Internazionale tenutosi a Plataci a conclusione della XVI edizione degli “Itinerari gramsciani” ha discusso la proposta elaborata dall’Istituto MeMe    Fondazione Brunetti, presentata da una relazione dell’Arc. Rocco Pangaro, sulla base del gemellaggio intervenuto tra i Comuni di Plataci in Calabria e Gramsh nel centro dell’Albania, tendente a sperimentare una nuova cooperazione nel Mediterraneo. L’ipotesi è rappresentata dalla costituzione di un Parco Culturale Jonico – Mediterraneo  intitolato ad Antonio Gramsci; in questa occasione sarà istallato nei due Comuni gemellati un suo busto in bronzo.

L’elemento, però, che ha caratterizzato la discussione nella seconda parte del Convegno, con toni anche aspri, è stato la vigorosa e dura risposta a tutti coloro i quali, per motivi di piccolo cabotaggio, stanno picconando la legge 482/99 di salvaguardia delle minoranze linguistiche, svuotandone i contenuti. Il Convegno di Plataci ha deciso di passare al contrattacco, investendo gli organi preposti al controllo del rispetto della legge: il Ministero competente e, se del caso, la Magistratura per il plateale abuso di potere in alcuni enti, sia statali che periferici. È, ormai in atto da alcuni anni, un’opera sistematica di svuotamento della legge che  ha segnato passaggi clamorosi come, ad esempio la riforma Gelmini della scuola che, chiudendo quasi tutte le scuole di montagna e delle zone interne ha, di fatto, impedito l’insegnamento della lingua – madre nei comuni interessati, che costituisce uno dei cardini dei contenuti della legge; oppure, le prese di posizione di funzionari dello Stato Regionale che assumono posizioni irresponsabili quando affermano che l’applicazione della legge deve essere ridotta al minimo, restringendone il più possibile i contenuti, per “l’intralcio” che essa darebbe alla scuola italiana; o, ancora, la spregiudicata operazione condotta in provincia di Reggio da Istituzioni irresponsabili che, in barba ad ogni norma e contro lo spirito e i dettami della legge si trasforma la Provincia di Reggio Calabria in zona pullulante di grecanici, mentre spariscono gli albanesi in provincia di Cosenza ridotti ormai al lumicino nel numero. E ciò per un puro e semplice ridicolo motivo di bottega. Sono posizioni cervellotiche che stanno creando grande agitazione e sdegno per l’incuria e la pusillanimità di “ceti politici” che conoscono solo la tecnica della manovra clientelare. Di fronte a questi processi, è stata lanciata la proposta  di un “comitato di difesa della legge” di cui si sta facendo scempio.

Il Comitato sarà formato dai protagonisti a livello parlamentare della approvazione della legge 482, in primo luogo dall’On. Brunetti, e poi dai relatori della legge alla Camera e al Senato e, in più, da Università, giuristi, linguisti, uomini di cultura che hanno a cuore l’unità del nostro paese, e che ritengono la difesa della pluralità delle lingue un elemento di forza di uno Stato democratico.

Sia la raccolta dei contributi per l’istallazione del busto che sarà gestito da un apposito comitato e reso pubblico online, sia soprattutto l’iniziativa della difesa della legge sarà oggetto di incontri, innanzitutto con i rappresentanti del governo interessati, con le Istituzioni regionali e locali e coinvolgerà anche le regioni Basilicata, Puglia, Molise, Calabria e Sicilia. Come fase preparatoria di questa attività di protesta, vi sarà un’incontro tra l’Università della Calabria e il MeMe per articolare le forme  di protesta da portare avanti.

P. Ufficio Stampa MeMe – C. Dramisino