Trebisacce-17/08/2013: Il Sindaco Franco Mundo traccia un primo bilancio sulla stagione estiva

Comune di Trebisacce

Il Sindaco

Dopo ferragosto è quasi tempo di bilancio della stagione estiva  e dei risultati di  gestione dei servizi ambientali.

Per alcuni versi ,bisogna ammetterlo,la situazione della tutela dell’ambiente e delle risorse naturali,anche per la grande sensibilizzazione e  partecipazione dei cittadini che comprendono ,giorno dopo giorno,la necessità e l’opportunità di vivere in un ambiente naturale e salubre , riteniamo che sia migliorata.

Certo, permangono ancora grosse lacune e carenze per quanto concerne la  gestione e  lo smaltimento  dei rifiuti,la mancanza  di un programma operativo, capace di pianificare interventi e dare risposte concrete e immediate  alla costante e continua emergenza ambientale.

Per il mare, che costituisce sicuramente la più grande risorsa naturale della Calabria e dei tanti comuni costieri,nonostante l’impegno assiduo e appassionato dei  tanti sindaci e amministratori,purtroppo  ancora non riusciamo a fornire ai nostri tanti turisti e appassionati, acque limpide e cristalline.

In tale contesto ci fa seriamente riflettere come ,dopo molti anni ,ancora non riusciamo e porre argine al fenomeno dilagante della mucillagine,così come definita dai tecnici dell’ARPACAL,  impegnata quotidianamente con gli uomini delle varie capitanerie di porto, che invade le nostre coste generando dubbi sulla provenienza e sulla formazione.

Sia le alghe ,come si legge nei vari report ambientali , “ ….aggregati gelatinosi,   prodotti dall’essudazione delle alghe unicellulari, per effetto delle condizioni meteo-climatiche e di idrodinamismo favorevoli al loro sviluppo (elevate temperature e mare calmo), tendono ad aggregarsi in lunghe strisce galleggianti, che la presenza delle bolle, dovuta al fatto che durante tale processo, queste sostanze intrappolano una ricca flora di organismi unicellulari, la cui attività metabolica provoca la formazione di gas, responsabile del galleggiamento della striscia a volte di colore  marrone .., è incontrovertibile che se non inquinante sicuramente danno l’idea di sporco. Un maggior controllo andrebbe eseguito anche sui  pescherecci che praticano lo strascico che rimuovendo i fondali,alimentano  la  fuoriuscita di alghe e di tutto ciò che vi è depositato.

Orbene,se è vero come sostengono i tecnici che le alghe e la formazione di schiume per la degradazione cellulare, non costituiscono  sostanza inquinante, è pur vero che  creano dubbi e ribrezzo nei bagnanti e generano polemiche locali.

In tale senso non è stata fornita ancora una seria risposta e neanche la ventilata possibilità di eliminarla.Forse in altre regioni,politicamente ed economicamente più forti,il problema sarebbe già risolto.

Ecco perché è necessario altresì fugare tutti i dubbi sul funzionamento degli impianti di depurazione,cui spesso viene accostata la formazione di tali strisce e macchie di natura oleosa,ma soprattutto preservare la pulizia delle acque.

 Ad oggi, stando all’ultimo censimento Istat, solo il 49,9% del carico inquinante è servito da un servizio di depurazione adeguato ed in linea con quanto previsto dalle direttive europee. Una situazione confermata anche dalla sentenza della Corte di Giustizia Europea del 19 luglio scorso che condanna l’Italia per la mancata applicazione della Direttiva 91/271 CE in oltre cento agglomerati italiani, 18 dei quali comprendono circa 90 Comuni in Calabria. Purtroppo, anche laddove gli impianti ci sono, spesso sono malfunzionanti o gestiti in maniera illecita.

Nel corso del 2012 sono state accertate oltre 590 infrazioni, denunciate 639 persone ed effettuati 103 sequestri per illegalità connesse con scarichi abusivi, malfunzionamenti negli impianti di depurazione, gestione dei fanghi o altri fenomeni di inquinamento delle acque. Dati in aumento rispetto all’anno precedente.

Proprio per ciò che rappresenta il mare per la Calabria, riteniamo che la depurazione degli scarichi e la qualità delle acque di fiumi, di torrenti e del mare diventino una priorità .

La Regione ,in virtù della grande occasione fornita dai fondi Cipe (Comitato interministeriale per la programmazione economica), per cui è stato firmato l’Accordo di programma per 160 milioni di euro del “Piano nazionale per il Sud” il 5 marzo scorso, con l’obiettivo di mettere in campo gli interventi di disinquinamento e di adeguamento del sistema fognario-depurativo,tra i quali risulta beneficiario anche Trebisacce come altri comuni ,ha l’obbligo di sollecitare  e  accelerare la predisposizione dei bandi di gara,l’avvio dei procedimenti di appalto e l’assegnazione del servizio di gestione. I Sindaci delle città e dei piccoli centri calabresi, sulla costa come nell’entroterra, devono essere promotori e protagonisti di una stretta collaborazione con i tecnici dell’Arpacal, per avviare da subito un monitoraggio capillare degli impianti, verificandone le criticità, il deficit di funzionamento e individuando le misure necessarie al ripristino della completa funzionalità.Dobbiamo essere tutti vigili,magari non solo durante la stagione estiva,anche per evitare le solite polemiche con le associazioni ambientaliste che verificano annualmente  le condizioni del mare

Da ciò scaturisce la necessità di un intervento sinergico e coeso,tra tutti i comuni, per mettere in efficienza il sistema e risolvere definitivamente il problema della depurazione.

 La Regione pertanto ,è chiamata ancora una volta a svolgere un ruolo importante,oltre che pianificare e monitorare le procedura ,deve obbligare ed attuare interventi immediati, con la finalità di adeguare il servizio di depurazione  e salvaguardare la più grande risorsa naturale Calabrese.

In tale contesto Tutti i comuni dell’Alto Ionio ,per quanto ci risulta non lesinano sforzi.Il comune di Trebisacce  beneficiario di un finanziamento di € 1.000.000,00, ha già avviato le procedure per l’appalto del nuovo collettore fognario e di adeguamento dell’impianto di depurazione,è impegnato quotidianamente nelle gestione e nel controllo della depurazione,sia con i propri tecnici che con i propri  amministratori che presidiano e monitorano quotidianamente il proprio impianto

Purtroppo  le  carenze altrui rendono ,a volte vano,il grande impiego di risorse e mezzi.

Trebisacce lì 17.8.13