Cassano all’Ionio-30/12/2013:INTERVISTA A DON NUNZIO GALANTINO SULLA SUA NOMINA A SEGRETARIO GENERALE “AD INTERIM” DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

NUNZIO GALANTINO

Diocesi di Cassano All’Jonio

Ufficio Comunicazioni Sociali

             

 

 

INTERVISTA A DON NUNZIO GALANTINO

SULLA SUA NOMINA A SEGRETARIO GENERALE “AD INTERIM”

DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA

 

 

 

Don Nunzio, il Santo Padre Francesco l’ha nominata Segretario generale “ad interim” della Conferenza Episcopale Italiana. Un servizio di grande importanza, ancora di più in questo momento storico per la Chiesa universale e italiana.

 

«Sì, il Santo Padre mi ha chiamato a rendere il mio servizio alla Chiesa italiana come Segretario generale della CEI. Se penso a quanti, prima di me, hanno reso questo servizio, dico che c’è voluto un bel coraggio da parte del Papa a chiamarmi. Siccome però sono uno che si fida degli altri, sono certo che – sostenuto dal buon Dio, certo della fiducia del Santo Padre, accompagnato dall’affetto delle tante persone che mi vogliono bene e alle quali voglio bene – posso intraprendere anche questa bella e impegnativa avventura in una Chiesa e per una Chiesa che amo».

 

Quando assumerà formalmente l’incarico?

«Il Decreto di nomina porta la data del 28 Dicembre scorso. Quindi, con la pubblicazione di oggi, 30 Dicembre, diventa operativa».

 

Ma non lascerà la guida pastorale della Diocesi di Cassano all’Jonio.

«Assolutamente. Ho chiesto esplicitamente al Santo Padre di poter continuare a camminare con la Chiesa alla quale, come uomo e come credente sono stato affidato, e che, come Vescovo mi è stata affidata. Certo, Roma è un po’ lontana da Cassano. Ma questo non mi spaventa. Ho sempre viaggiato e continuerò a farlo. La scelta di rimanere Vescovo residenziale penso che mi aiuterà a rendere il mio servizio senza perdere mai di vista tutta la bellezza, ma anche tutta la fatica che comporta la vita ordinaria di una Chiesa Diocesana. Mi aiuterà certamente a dare più senso a quanto andrò dicendo e facendo».

 

Il Santo Padre ha inviato una lettera alla Diocesi, quasi «chiedendo perdono», di sottrarle il suo Vescovo.

«Intanto, la lettera del Papa alla Diocesi è un fatto inedito, che ci riempie di gioia. Una lettera davvero bella e carica di affetto verso la Chiesa di Cassano e verso di me. «Vi domando, per favore, di comprendermi … e di perdonarmi», scrive a un certo punto il Papa. Penso che Papa Francesco conosca la sofferenza che si può provare quando si sono intessute delle belle e leali relazioni tra persone. Sa cosa dico? Si vede che è un uomo che ha vissuto e continua a vivere relazioni intense con le persone. Un Parroco, un Vescovo o qualsiasi altro, se sono persone normali tendono a creare legami. E non basta un trasferimento per annullarli. Se certi legami si interrompono è perché non erano intensi. E solo chi non ha mai vissuto relazioni belle e costruttive – dentro e fuori della Chiesa – può ignorare quanta sofferenza possano comportare relazioni interrotte. Finché avrò le energie e finché potrò contare sull’aiuto di chi mi circonda, io sarò qui».

 

Lavorerà al fianco del cardinale Angelo Bagnasco, che ha presieduto la celebrazione della sua ordinazione episcopale.

«Sì, è una bella emozione. Ed è anche un modo per dirgli il mio grazie per aver invocato su di me lo Spirito e per avermi, assieme a tanti altri confratelli, imposto le mani quel 25 Febbraio 2012».

 

Succederà a monsignor Mariano Crociata, neo Vescovo di Latina.

«Spero di avere la stessa intelligenza e la stessa mitezza con la quale Mons. Crociata ha reso il suo servizio come Segretario generale. Ho collaborato con lui, nei miei anni di presenza alla CEI come Responsabile del Servizio Nazionale per gli Studi Superiori di Teologia e di Scienze Religiose. Una bella esperienza!».

Cassano allo Ionio, 30 dicembre 2013

 

Ufficio Diocesano delle Comunicazioni Sociali

Il direttore

Don Alessio De Stefano

 

 

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