Cassano All’Ionio-05/01/2014:Presentazione del libro di Gabriele Montera Il Calice Svelato nell’Ultima Cena di Leonardo (ed. Prodinnova)

Presentazione del libro di Gabriele Montera Il Calice Svelato nell’Ultima Cena di Leonardo (ed. Prodinnova)

Post n°551 pubblicato il 05 Gennaio 2014 da scrittocolpevole

Bella. Bella serata ieri, sabato 4 gennaio 2014, al Teatro Comunale di Cassano All’Ionio, all’insegna dell’arte, della cultura, della leggerezza, ma anche della concretezza, dove l’Associazione Artistico-Culturale “La Dama di Bloglio” di Trebisacce, in collaborazione con l’Amministrazione Comunale di Cassano All’Ionio e l’Assoziazione Culturale “Forum di Cosenza” ha organizzato la manifestazione Dal Calice Svelato al Cenacolo Rivisitato, presentazione del libro di Gabriele Montera Il Calice Svelato nell’Ultima Cena di Leonardo (ed. Prodinnova).

            Il sindaco della città, Giovanni Papasso e l’assessore alla cultura Alessandra Oriolo, nel porgere i saluti istituzionali, hanno sottolineato come Cassano è protesa, oltre che allo sviluppo socio-economico, allo sviluppo culturale, senza il quale ogni attività diventa improduttiva, e in particolare modo il sindaco Papasso ha espresso compiacimento e anche emozione, quando ha detto che di recente ha potuto parlare davanti alla Commissione Cultura del Senato, del problema degli scavi di Sibari, inondati lo scorso anno dall’esondazione del Crati.

            La serata, coordinata dalla giornalista Adele Filice di Cosenza, è continuata con l’intervento di Mariagrazia Innecco, coordinatrice del Progetto Leonardo di Milano, la quale ha illustrato le finalità e le attività del progetto che sta coordinando.

           L’intervento del dottor Montera, medico cosentino e autore del libro, ha raccontato, come da una osservazione casuale, gli è balzato evidente come nel celebre dipinto di Leonardo, è nascosto anche il Sacro Graal, la coppa che avrebbe raccolto il sangue di Cristo, e nei secoli ha acceso la fantasia di tanti e fatto versare fiumi d’inchiostro. E oltre a questo, ha messo in evidenza altre caratteristiche del dipinto, spaziando dalle Sacre Scritture, alla psicologia della Gestalt e a Dan Brown e al suo The Da Vinci Code. Naturalmente lasciando aperti molti interrogativi e rimandando ulteriori approfondimenti alla lettura del suo libro.

             Infine il maestro Epeo ha parlato della sua Ultima Cena, conservato nell’abside della Chiesa del Sacro Cuore della Beata Vergine Maria di Trebisacce. Raccontandone un po’ la genesi e la tecnica e le modalità in cui il suo dipinto ha preso vita. Epeo, inoltre, ha vivacemente polemizzato, ma con molto garbo, sul moderno “mondo” dell’arte, che spesso manca di originalità e pecca di troppo artigianato, spesso portando a esiti che sono solo duplicati e replicanti di cose già viste, e ha elogiato il sindaco Giovanni Papasso e la sua amministrazione, per l’attenzione che prestano al mondo dell’arte e della cultura.

            Nel corso della serata, lo stesso Epeo ha interpretato una sua poesia dedicata a Leonardo da Vinci e si è esibito in due brani di Charles Aznavour.

          La serata è stata anche arricchita da Roberto D’Andrea, che è stata la voce narrante, dalla chitarra di Raffaele Pellegrino e dalla voce della bella Elena Giorgio.

            In conclusione, la serata, che proprio per l’argomento trattato, poteva scadere in una dotta e noiosa esposizione di teorie e nozioni, è stata bella e piacevole. Ma per fortuna così non è stato.

E anche se i misteri sull’Ultima Cena leonardesca, restano ancora lì a solleticare la curiosità e a sollecitare ricerche e dibattiti, bisogna riconoscere che se un’opera nata con una tecnica sbagliata, e più volte restaurata e ridipinta, anche se forse proprio per questo si presta a mille interpretazioni e letture diverse, ha sopportato il peso dei secoli e ancora fa parlare si sé, significa che in quel refettorio milanese, qualcosa di magico e di misterioso è avvenuto.

Dopotutto, qualcuno mi smentisca, la magia e il mistero sono l’essenza dell’arte.

Alfredo Bruni