Torre di Albidona-12/05/2015:Incontro con Matteo Scarfò del docu-film “Anna, Teresa e le Resistenti”

Il regista Scarfò e Michele Lofrano
Il regista Scarfò e Michele Lofrano

DOCU-FILM SCARFO' ITALIA NOSTRA.

Incontro con Matteo Scarfò del docu-film “Anna, Teresa e le Resistenti”

Torre di Albidona – Si è svolta giorno 11 maggio 2015 pressola Biblioteca Chidichimo la serata  dedicata alla visione del docu-film “Anna, Teresa e le Resistenti” di Matteo Scarfò.

L’evento è stato organizzato da Italia Nostra sez.di Trebisacce in collaborazione con Fidapa sez. di Trebisacce, Associazione Combattenti e Reduci di Trebisacce e con il Comune di Trebisacce. Il film-documentario è stato introdotto da una breve conferenza di presentazione, moderata dalla dott.ssa Giacinta Oliva socia di Italia Nostra sez. di Trebisacce, aperta dal padrone di casa l’avv. Rinaldo Chidichimo, che ha ospitato la manifestazione in una splendida cornice e ha fatto il saluto di benvenuto a tutti i presenti. Sono seguiti gli interventi dei relatori: la prof.ssa Lucrezia Angiò Presidente Fidapa Trebisacce, che ha parlato del ruolo della donna troppo spesso dimenticato; Michele Lofrano Presidente Combattenti e Reduci di Trebisacce, un uomo che ha vissuto direttamente le esperienze drammatiche della seconda guerra mondiale e che ha raccontato come è riuscito a scampare ai nazisti e alla morte travestendosi da donna insieme ad due commilitoni. «Quel giorno del ’44 ci sarebbero stati 338 morti e non 335 nelle Fosse Ardeatine, se non ci fossimo vestisti da contadinelle» ha concluso Michele Lofrano. Ha preso poi la parola l’arch. Angelo Malatacca, Segretario regionale Italia Nostra e Presidente della sez. di Trebisacce, salutando il regista e omaggiandolo con l’iscrizione onoraria in Italia Nostra sez.Trebisacce e con una medaglia coniata dalla zecca di Lucca. E’ seguito l’intervento del regista, dott. Matteo Scarfò, che ha introdotto tecnicamente il documentario, spiegando il suo lavoro sperimentale: un insieme di teatro e cinema su una base documentaristica, le parti recitate sono state tratte dalle dichiarazioni reali dei personaggi raccontati. Un docu-film, un intreccio di storie. La storia di Anna Magnani e dei suoi capricci da diva, la storia  del soldato John italo-americano che emigrato dall’Italia ritorna per combattere contro il suo stesso sangue, la storia di Teresa Talotta Gullace, una donna calabrese uccisa secondo alcuni per mano nazista, secondo altri per mano fascista, durante l’occupazione di Roma, freddata da un colpo di pistola mentre cercava di portare del pane al marito prigioniero dei tedeschi. Fu a Teresa Talotta Gullace che il grande Rossellini si ispirò per il capolavoro neorealistico italiano Roma città aperta. Un film-documentario che vuole dare degli input di discussione, di indignazione, di riflessione, come si è notato dalla discussione con il regista avvenuta dopo la visione del film. Un docu-film che tutti dovrebbero vedere, perchè senza conoscere la storia del passato difficilmente si può vivere e capire il presente senza commettere gli stessi errori.

Giacinta Oliva