Trebisacce-30/04/2016:All’Ipsia la “Giornata mondiale vittime dell’amianto”

Convegno amianto

TREBISACCE Nella “Giornata mondiale vittime dell’amianto” l’Istituto IPSIA – ITI “E Aletti” di Trebisacce guidato dal dirigente scolastico Leonardo Viafora, in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale, l’ONA (Osservatorio Nazionale Amianto, l’Arpacal e il comune di Trebisacce ha organizzato un importante convegno scientifico che è stato coordinato dalla giornalista Mariassunta Veneziano sul tema “Il pericolo amianto in Calabria: quali tutele”. L’evento formativo (referente “Eco-Schools” la prof.ssa Mirella Franco), da quanto è emerso nel corso dei vari interventi, si è aggiunge alle numerose attività didattiche in materia eco-ambientale inserite nel POF (piano dell’offerta formativa) dell’istituto con l’obiettivo di mettere a fuoco la diffusa e perdurante presenza dell’amianto sul territorio, gli effetti nocivi che esso provoca, la sua rimozione, lo smaltimento, la bonifica dei territori e l’evoluzione normativa che interessa la materia. Dalle relazioni degli esperti (Luisa Ferro e Francesco De Vincenti dell’Arpacal, Maria Laura Corradi dell’Unical e Giuseppe Infusini dell’ONA) è emerso che nonostante sia ormai acclarato quanto l’amianto sia letale per la salute dell’uomo, che l’esposizione alla “fibra killer” provochi patologie gravi e irreversibili che in Italia hanno provocato 15mila vittime dal ’93 e che ancora oggi in Italia muoiano 4mila persone per mesotelioma pleurico, il problema della rimozione e dello  smaltimento dell’amianto non è stato risolto e che ancora oggi in Italia esistono regioni come la Calabria che non hanno ancora redatto i “Piani-Amianto”. «Per vincere questa battaglia  e più in generale per ridurre i fattori di rischio ambientale – ha dichiarato Francesco Fusca Ispettore Tecnico Emerito che ha concluso i lavori – contiamo sui giovani ed è per questo vengono privilegiate le scuole e gli studenti come veicolo di informazione e di prevenzione del funesto mesotelioma pleurico provocato dall’amianto».

Pino La Rocca