Cosenza-14/11/2016: Sciopero Confintesa Scuola per docenti e Ata (di Adele Sammarro)

   
Adele Sammarro
 
 
Confintesa Scuola

Così come già ampiamente annunciato, Confintesa Scuola parteciperà allo sciopero di giorno 14, all’insegna di quei Valori che prescindono da qualsiasi bandiera e che stanno alla base dello stile e della coerenza della rappresentatività della giovane sezione del sindacato.
Il bene da perseguire, superiore a qualsiasi personalismo, è quello di migliaia di docenti esclusi da qualsiasi attenzione da parte della politica del Governo: pur avendo più volte constatato la totale chiusura del MIUR ad aprire le GAE per i precari abilitati – perchè sarebbe un accettare il fallimento della 107 – si ritiene opportuno partecipare perchè ogni segno di protesta ben organizzata produce movimento positivo atto a sottolineare le storture di un sistema che non possono essere risolte solo per via giudiziaria.
Difatti, il ricorso continuativo ai tribunali creerebbe semplicemente il continuo arricchimento di alcuni ai danni dei soliti: divisioni su divisioni che produrrebbero ulteriori fratture insanabili anche tra gli stessi docenti, dividendo chi ha fatto ricorso da chi non l’ha fatto e creando ulteriori disparità.
In tal senso, la politica dovrebbe prendere posizione concreta, funzionale al bene della comunità scolastica tutta: a tal fine, potrebbe essere utile cogliere l’occasione per focalizzare l’attenzione dell’opinione pubblica sulla situazione della scuola in un momento in cui le famiglie si stanno rendendo conto dei disagi che la 107 sta comportando in questa fase profondamente delicata.
Difatti, a nostro avviso, al giorno d’oggi, ogni sciopero sarebbe insufficiente e fine a se stesso se non fosse funzionale a creare un volano culturale atto a ristabilire il patto fiduciale tra le agenzie educative principi della nostra società: scuola e famiglia. La mobilitazione oggi dovrebbe smuovere l’opinione pubblica, entrando nelle case degli Italiani, per una sana informazione circa tutte le storture di questa situazione in cui a pagare i danni del sistema, prima di tutto, sono gli studenti. Giova ricordare, infatti, che nonostante la propaganda finalizzata alla divisione secondo la scientifica metodologia divide et impera, il bene degli studenti passa dal bene dei loro docenti e viceversa: sono due facce della stessa medaglia che riguardano l’intera comunità scolastica.
In tal senso, vista la situazione contingente venutasi a creare con tutti i disagi arrecati a causa di quanto sta avvenendo nei vari USP e con tutto ciò che ne consegue, con danno concreto per gli studenti e le famiglie, potrebbe essere utile cogliere la palla al balzo per sfruttare un impatto mediatico che permetta di avanzare le prime istanze fondamentali per ristabilire una visione olistica che integri sinergicamente famiglia e scuola, impegnante entrambe all’unisono a generare futuro.
Forse non si otterrà nulla in termini di GAE; sicuramente sarebbe stato meglio unire più forze sindacali sotto l’unica bandiera del rinnovamento culturale e della rinascita del ruolo degli “in-segnanti”, proprio per quell’unione che tanto serve alla categoria; ma, nella consapevolezza di tutto ciò ed evitando di illudersi, un buon motivo per partecipare c’è: dimostrare tutto il dovuto dissenso allo storture attuali ed ergersi con forza a difesa di tutto ciò che la cecità dell’Amministrazione sta distruggendo.