Calabria-06/02/2017:CALABRIA ALLA DERIVA.

Calabria alla deriva

CALABRIA ALLA DERIVA.

 

Il risultato disastroso che ho espresso nel titolo è chiaramente provocato da una classe politica impreparata ed inadeguata (nel migliore dei casi).

Per dimostrare il merito dell’affermazione basterà ricordare che i dati statistici pongono la Calabria in coda a tutti i rilevamenti socioeconomici.

Vediamo una possibile proposta.

Calabria felix, per quanto riguarda il paesaggio. Non tutto, certo, si è fatto scempio in molti luoghi. Ma esistono ancora zone incontaminate ed affascinanti. Diciamo pure, per amore della verità, che la mancata crescita economica in molti casi ha favorito proprio la loro salvaguardia.

Ma chiediamoci: sono luoghi unici al mondo per la loro bellezza? Certamente no. Migliaia di altri splendidi panorami e spiagge sono godibili, ed oggi facilmente raggiungibili, in tutto il pianeta.

Allora? Facciamoci un’altra domanda: gli oltre 6 milioni di visitatori del Colosseo, sono attratti dalla bellezza delle sue rovine interne, nelle quali non si vede quasi nulla di concretamente apprezzabile? Certamente no. Sono attratti dal mito della sua storia, che possiamo definire “unica”.

Ora, la Calabria contiene un tesoro mitico, “unico al mondo”, ancora nascosto: Sibari arcaica.

Ho già dimostrato ampiamente con la mia ricerca (“Sibari, questa sconosciuta?”; edita da Club Rotary Rossano Corigliano, Pro Loco Trebisacce e Sybaris Tour) che quella attualmente indicata come “Scavi di Sibari” è soltanto Thurii greca e Copia romana, la quale contiene, negli strati profondi, solo la zona portuale dell’antica capitale della Magna Grecia. Così come, sempre nella stessa ricerca, ho indicato il sito dove è sepolta la città, con le sue necropoli ed i suoi templi.

Con un’altra ricerca ho identificato il sito di Broglio come una zona protostorica dedicata a Dioniso, la più importante divinità arcaica (“Trebisacce svelata”; edita dalla Pro Loco Trebisacce).

Lo scavo e la valorizzazione di queste due realtà permetterebbero alla Calabria di innescare un processo virtuoso, sia turistico, sia economico.

Il primo, legato ai miti, conosciuti in tutto il mondo:  Sibari e Dioniso.

Il secondo, prodotto da tutto quell’indotto (enogastronomico, agricolo, commerciale) trainato dalla presenza di un sicuramente altissimo numero di visitatori.

Ho messo tutto gratuitamente a disposizione; infatti, ho fatto le ricerche a mie spese, ed i diritti delle due pubblicazioni, li ho ceduti alle associazioni che le hanno pubblicate.

Domanda: ci sono dei Calabresi che con uno scatto d’orgoglio intendono promuovere il rilancio di questa affascinante terra?

Maurizio Silenzi Viselli