Oriolo-16/02/2017:Centro Studi calabro-lucano Far leva sui giovani, puntare sulla cultura e sulla progettazione per il territorio

Centro Studi calabro-lucano

Far leva sui giovani, puntare sulla cultura e sulla progettazione per il territorio

 

Il prossimo incontro che si terrà il 14 di marzo, sarà ancora più allargato e saranno presenti i professori Luigi Maria Lombardi Satriani, Luigi Di Gianni ed altri.

 

Nell’incontro del 12 febbraio svoltosi nel palazzo “Tarsia”, presenti alcuni operatori culturali dell’Alto Jonio: Vincenzo Diego, promotore dell’istituendo Centro, prof. Vincenzo Toscani, responsabile del Centro sismografico locale, Piero De Vita dell’Albero della memoria, Franca Caterina Papparella ricercatrice di archeologia col prof. Giuseppe Roma all’Unical, Menella Pugliese, Giuseppe Rizzo ed Ettore Angiò del mensile Confronti, il giovane Daniele Corrado, il prof. Viafora e il prof. Francesco Marano, venuto apposta dall’università di Potenza-Matera.

INTERVENTI

Vincenzo Diego definisce l’iniziativa come  “Centro di Documentazione e di Progettazione per la Sibaritide-Alto Jonio e limitrofa Basilicata”. Ci occuperemo di storia, cultura e anche di progetti di sviluppo, cioè la storia di ieri e i problemi che stiamo vivendo oggi. Il Centro Studi  sarà ancora più allargato; è  aperto non solo agli intellettuali ma anche al semplice cittadino”.

Prof. Francesco Marano ha traccia una linea guida: “Sì, questo bacino deve essere allargato e deve essere finalizzato allo sviluppo economico del territorio. Occorre costruire una rete delle risorse culturali, per vedere cosa abbiamo (storia, cultura,economia, turismo, cucina, e poi si deve fare una programmazione. Dopo la stesura di queste, occorre programmare, ma questo lo devono fare soprattutto i GIOVANI e le varie associazioni culturali”.

Prof. Vincenzo Toscani: “ Da Oriolo può partire una scintilla; ci dobbiamo svegliare tutti. La gente se ne va perché qui non conosciamo le nostre radici e i nostri bisogni. Occorre mettere insieme anche le Biblioteche zonali. L’importanza della stampa quotidiana e dei giornali locali”.

Giuseppe Rizzo ed Ettore Angiò (L’Altra cultura di Albidona e Confronti): “Siamo tutti d’accordo di far leva sui giovani, ma per quanto riguarda le associazioni culturali, che ce ne sono (L’Albero della memoria di Trebisacce, la Biblioteca Torre di Albidona, i Ragazzi di S.Lorenzo Bellizzi, L’Altra cultura di Albidona e anche alcuni siti on line di Franco Lofrano, Albidonaeu e Paese24. dovrebbero lavorare tutti uniti, senza gelosia e senza diffidenze”.

Il Preside Viafora: “Partire col dialogo e dando bando al campanilismo. D’accordo, coinvolgiamo i giovani”.

 

Prof. Piero De Vita: “Ci diversi aspetti da valutare: catalogare i vari settori e coinvolgere non solo i giovani ma anche i Comuni, le scuole e anche i privati, specie nella preparazione dei progetti. Abbiamo raccolto già diverso materiale  ma non sappiamo come usarli. Unire e far conoscere le Associazioni.  La Scuola ha messo già in moto per far conoscere il territorio ma bisogna coinvolgere i genitori e mettere in evidenza anche le carenze dello stesso territorio. Fare progetti di turismo nel territorio”.

 

Daniele Corrado. “Certo, puntare sul cultura e suddividere le competenze”.

 

Franca Caterina Papparella. “I giovani; devono essere sollecitati a studiare i singoli aspetti che riguardano il territorio”.