Roma-04/03/2017:AMPLIAMENTO DELL’ORA LEGALE, ANCHE IN CALABRIA.

AMPLIAMENTO DELL’ORA LEGALE, ANCHE IN CALABRIA.

 

I buoni risultati ottenuti con l’ora legale hanno suggerito di ampliarne l’applicazione.

Per esempio negli appalti pubblici diventerà obbligatoria la sua costante osservanza. “Tutto legale?!”, ha esclamato sbigottito un noto manager pubblico, “Ma stamo a scherzà? E che se magnamo, pane e cipolla?”.

“Sì, vabbè!”, ha dichiarato un noto esponente politico, “Se semo fatti un mazzo così pé abbrevià la prescrizione…Tanto che se stava a pensà de portalla a sei sette giorni…E mò? Annamo indietro come i gamberi?”.

Mobilitata contro l’assurdità della proposta anche la ‘Ndrangheta calabrese. Un suo accreditato portavoce (scelto perché parla un italiano comprensibile), ha tuonato contro quest’ennesimo attacco vigliacco ad una confraternita a cui tanto deve la regione in termini di crescita economica e malavitosa: “E ce venissero loro a spaccià droga dalla mattina alla sera, domeniche comprese. E ce stessero loro a convince le dotate a batte er marciapiede, a fà li conti dell’entrate (in tutti i sensi). E der “pizzo” ne volemo parlà? Come se regoleranno? Se lo faranno mannà pé posta dopo emessa fattura?”.

In subbuglio anche il mondo accademico. Un “Magnifico Rettore” si è detto stupito che un qualcuno possa aver pensato ad una simile idiozia: “Voglio alzare il mio più alto grido di dolore! E che forse i nostri figli, mogli e parenti stretti, dovrebbero concorrere alle cattedre legalmente? Ma per favore!”.

L’unica voce di consenso deciso alla proposta è venuta da carcerati ed ergastolani. Un noto rapinatore, condannato a trent’anni, ha detto con entusiasmo: “Ma magara! Fosse vero che finalmente ce trattassero legalmente! Che ce dessero un minimo de dignità umana! Qui stamo tutti a schiattà!”.

Non sono mancate, anche sul fronte estero, parole di biasimo sulla proposta. Trafficanti di migranti e scafisti, riuniti in assemblea, hanno paventato la necessità di andare a lavorare: “E questi nun ce vorranno annà più in Italia! E noi che famo? La fame? E se l’iscrivessimo come votanti all’estero pé l’elezioni primarie del PD? Quelli pagheno bene!”.

Per sentire la voce degli onesti sulla questione, abbiamo avuto qualche difficoltà. Sembrerebbero scomparsi. Ma ce ne sono, eccome se ce ne sono!

Maurizio Silenzi Viselli