Trebisacce-13/03/2017: Sindacati sul piede di guerra

Tavolo sindacalisti Costruzioni

TREBISACCE Terzo Megalotto della S.S. 106: i sindacati vogliono incontrare al più presto il ministro per sapere chi e che cosa c’è dietro la bocciatura di un progetto che era già in dirittura d’arrivo e si dicono pronti a portare i lavoratori di tutta la Calabria in piazza se non verranno aperti al più presto i cantieri. La mobilitazione prenderà comunque il via prossimamente con un sit-in davanti alla Prefettura di Cosenza da cui non smobiliteranno prima di aver ottenuto udienza presso il Ministero. E’ questo l’impegno assunto dalle OO.SS. unitarie delle Costruzioni nel corso della conferenza-stampa organizzata presso la Camera del Lavoro di Trebisacce alla presenza di numerosi lavoratori provenienti anche da fuori provincia e cui hanno preso parte i segretari della Fillea-Cgil Giuseppe De Lorenzo, della Filca-Cisl Mauro Venulejo e della Feneal-Uil Bruno Marte. Nel suo intervento introduttivo Giuseppe De Lorenzo ha messo in guardia «contro il tentativo di mettere in atto l’ennesimo scippo a danno di un territorio che sta morendo per mancanza di lavoro. Ma – ha aggiunto il sindacalista della Cgil – la mancanza di lavoro riguarda tutta la Calabria e sbloccando i progetti già finanziati come la S.S. 106 si può dare occupazione a oltre 3mila lavoratori». «Vogliamo sapere – ha dichiarato da parte Mauro Venulejo della Filca-Cisl invitando i sindaci a fare la proria parte e a non prendere in giro i cittadini – quali interessi frenano i lavori di adeguamento della il cui completamento, oltre a fornire occasioni di lavoro, sarebbe una “risposta di civiltà” alle migliaia di famiglie che piangono le vittime della Strada della morte». Di vicenda paradossale ha parlato invece Bruno Marte segretario della Feneal-Uil in merito al fatto che la Corte dei Conti solo dopo sette mesi avrebbe scoperto non esserci la copertura economica di tutti i 39 chilometri, «e il Ministero, – ha commentato Bruno Marte alludendo a probabili pressioni esterne – invece di apportare i correttivi richiesti ha preso al balzo i rilievi dei giudici contabili per ritirare la Delibera». Ma gli strali delle OO. SS. non hanno risparmiato neanche il presidente Oliverio invitato ad uscire dall’ambiguità e ad innestare un deciso cambio di marcia «altrimenti – ha concluso Marte – c’è il rischio che la criminalità organizzata approfittando della disperazione dei lavoratori possa prendere il sopravvento».

Pino La Rocca