Rocca Imperiale-18/07/2017 : L’agricoltura in emergenza idrica!-Scontro aperto tra il sindaco Ranù, agricoltori e Consorzio di Bonifica

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Rocca Imperiale:18/07/2017
L’agricoltura in emergenza idrica
Scontro aperto tra il sindaco Ranù, agricoltori e Consorzio di Bonifica
Emergenza idrica! Le piante soffrono e il Consorzio di Trebisacce deve intervenire con adeguate soluzioni.
E’ questa la denuncia corale, e non solo questa, degli agricoltori riunitosi, lunedì 17 luglio, nella sala consiliare. Su invito dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Giuseppe Ranù sono intervenuti al dibattito sull’emergenza idrica : Giuseppe Ranù (sindaco di Rocca Imperiale), Francesco Gallo (vicesindaco), Mitidieri Giovanni (Rappresentante Regionale all’agricoltura al Consorzio) , Marsio  Blaiotta (Presidente del Consorzio di Bonifica integrale dei bacini dello Jonio cosentino), Geom. Vincenzi Giuseppe (responsabile settore manutenzione impianti- Opere consortili -Irrigazione del Consorzio), Cataldi Biagio (Direttore area tecnico Agraria Ambientale Forestale del Consorzio), Pace Antonio (Presidente  del consiglio Comunale), Pirillo Stefano (Vicepresidente Consorzio di Bonifica). Ha aperto i lavori il vicesindaco Francesco Gallo che ha voluto entrare subito nel merito della delicata questione dell’emergenza idrica chiedendo ai rappresentanti del Consorzio cosa intendono fare per portare a soluzione positiva il problema della mancanza o insufficiente quantità d’acqua per l’irrigazione. Inoltre ha chiesto lo stato attuale dei lavori del progetto Sorical-Consorzio-Comune di Rocca Imperiale. Ha denunciato che il quantitativo d’acqua di più di 460 litri, accordo sottoscritto con la Basilicata alla presenza del Ministro Martina e dei governatori Pittella e Oliverio non viene rispettato e i turni per l’irrigazione non vengono rispettati. Le variazioni improvvise dei turni per l’irrigazione non vengono tempestivamente comunicati. Il sindaco Giuseppe Ranù ha posto sul tavolo altri due problemi. La carenza idrica potabile. L’acqua del Sinni arriva torbida e manda in tilt il potabilizzatore e la vasca n.6 intervenendo potrebbe funzionare meglio. Il protocollo d’intesa Basilicata-Calabria se avviato concretamente potrebbe dare una funzionalità ottima. Il quantitativo di acqua dev’essere assicurato a tutti gli agricoltori e bisogna vigilare sulle turnazioni che devono essere certe. I furbi devono sparire e adeguarsi. L’imprenditore agricolo Ernesto Tarantino esterna che:” Alla bocchetta n.25 alle ore max 10,30 l’acqua va via, perché? Con questo modo di gestire l’acqua mi sembra di ritornare al 1985!”. E per l’imprenditore Margiotta:” L’acqua va ripartita in modo equo e i turni vanno rispettati. Ci vogliono delle regole ferme altrimenti si fa spazio ai furbi!”. Per Giuseppe Di Leo:” Non bisogna recarsi nei bar per reperire i turni, ma bisogna pubblicarli sul sito web del Consorzio e in tempi utili anche per le variazioni. E poi ci sono persone che irrigano a iosa!”. Per Mario Gallo nel comizio n.14 l’acqua è poca. E anche nel comizio 16 è poca e bisognerebbe lasciarla almeno due giorni. E così per un altro imprenditore: ”Nel comizio n.10 avevate promesso che avreste fatto un braccio..e anche qui l’acqua va via subito”. Per l’imprenditore Ranù Angelo: ”Vi siete appiattiti nella gestione! E’ da un bel po’ che l’irrigazione non va bene. Avevo suggerito di utilizzare l’acqua che si accumula nel torrente San Nicola dandola agli agricoltori e non siete intervenuti. Sono mancate anche le schede! Nel 2010, quand’ero consigliere al Consorzio, abbiamo approvato il regolamento perché era ed è giusto informare gli agricoltori sui propri diritti e doveri. Vedete cosa dovete fare per assicurare l’acqua altrimenti mi costringerete a pensare che è meglio chiudere il Consorzio. Un tempo con 380-400 litri si andava bene e oggi no!”- Per l’Agronomo Gaetano Di Leo:” Il consorzio ha messo il computer per pagare a consumo. Ho studiato che con 250 litri a settimana di acqua le piante vanno bene. Per me oggi il problema è la discontinuità dell’acqua”. Il Presidente Marsio Blaiotta cerca di rispondere alle domande poste dagli iscritti al Consorzio: Come emergenza idrica siamo ritornati al 2003!-Arrivano 150 milioni di metri cubi in meno dalla diga della Basilicata. Quest’anno si è aggiunto l’aggravante che la Regione Basilicata ha commissariato i Consorzi. Al comando dei tre Consorzi c’è un avvocato con cui interloquire è diventato sempre più difficile e con nessun esito positivo. Cerco di dialogare per intervenire sulle riparazioni di loro competenza e anche questo è senza esiti positivi. Ai problemi si aggiungono le aggravanti. Sul quantitativo di potabile di Rocca abbiamo la costante di 60 litri. Mancano 140 litri di acqua e questo fa saltare i turni. Quando c’è discontinuità gli schemi saltano. Negli anni precedenti avevamo costruito un certo equilibrio che ora è saltato e l’estate ancora è lunga. Nel protocollo d’intesa con la Regione Basilicata, firmato anche dalla Sorical, ci sono 4 milioni di litri d’acqua ma si può migliorare e chiedo l’aiuto dei sindaci del territorio. Il territorio di Rocca Imperiale ha 650 ettari e 400 la rimanente parte di territorio. All’imprenditore che non ha la domanda bisogna chiudere l’idrante. Da un controllo effettuato abbiamo recuperato più di 2000 ettari che erano senza domanda. Il sindaco Ranù ,dopo l’intervento del Presidente Blaiotta, fa rilevare che solo grazie al Presidente Oliverio si è riusciti a definire il protocollo con la Sorical per l’ aumento della dotazione idrica irrigua di 4.000.000 di mq.  E che le giunte precedenti hanno ignorato il contenzioso con la Regione Basilicata (5.000.000 debito della Calabria) invece Oliverio, per il tramite di Sorical, se ne fatto carico con atto transattivo e piano di rientro per circa 3.000.000 di euro.
Solo grazie a questa transazione si potrà dare corso al protocollo con aumento di dotazione idrica irrigua.
Durante i lavori e i vari interventi degli agricoltori lo scontro dialettico con i rappresentanti del Consorzio è diventato duro, ,soprattutto quando
 gli agricoltori hanno richiesto con tono diretto e deciso al Presidente Blaiotta i litri di acqua spettanti a Rocca (avendo una superficie di 687 ettari) e quelli che raggiungono Amendolara ed il comprensorio  una estensione totale di 315 ettari per come annunciato dagli stessi operatori del consorzio. Domenico Gallo suggerisce di pulire le vasche perchè i detriti che si formano all’interno ne riducono la capienza di acqua.
Per Giuseppe Vincenzi il problema è la costanza d’acqua che manca. Per il vicesindaco Francesco Gallo: “L’agricoltore percepisce la non equa distribuzione dell’acqua!”. Blaiotta: ”Gli agricoltori possono rivolgersi ai Carabinieri e sporgere denuncia!”. In conclusione si andrà nelle prossime settimane con un controllo più serrato e se non ci saranno risultati si interverrà con dei lucchetti alle bocchette.
Franco Lofrano