Benevento-03/08/2017:Benevento, la prima A non si scorda mai (di Davide Capano)


Benevento, la prima A non si scorda mai

Una società da Premio Strega

8 giugno 2017. Una data scolpita negli annali del calcio. Il Benevento approda per la prima volta in assoluto in Serie A battendo 1-0 il Carpi nella finale play off di ritorno. Qui si fa la storia per dirla con Vasco Rossi.

Sì, perché la più nordica delle città della Campania ha una compagine che rappresenta il quarto team della regione ad esser promosso nel massimo campionato dopo Napoli, Salernitana, Avellino. Doppio salto carpiato in avanti, dalla C, in due anni. La prima formazione nel romanzo del football nostrano, da quando esiste il girone unico (1929/30), a partecipare da matricola alla B con immediata promozione in A.

Il Sud col cuore longobardo. La città della Battaglia, dei ponti, dei fiumi e degli Stregoni. Capitale della Santità e del Sannio. Una delle più antiche e gloriose piazze del Mezzogiorno. Luogo fedele e familiare a Pietro, incastrato nella colonna vertebrale d’Italia e legato da speciali vincoli alla Santa Sede.

Il corso degli eventi del libro calcistico beneventano è costellato di catarsi, mentalità e pazienza che il presidente Oreste Vigorito, e il rimpianto fratello Ciro, da là in alto, hanno saputo infondere negli anni, partendo dalla C2 per sbarcare nel gotha pallonaro. Il Sannio ha spiccato il volo grazie ad un gran signore del settore eolico.

Benevento è uno spicchio di meridione che vive e mastica calcio e liquore 365 giorni all’anno.

Il trionfo giallorosso è sacrosanto in una stagione in serie cadetta condotta sempre con grande spirito di appartenenza. Una squadra plasmata dalle sacri mani del mister fiorentino Marco Baroni, il quale è riuscito a trovare una “zona di comfort” per i suoi ragazzi.

Benevento ha vinto anche perché in città conta ancora il piccolo mondo quotidiano, il panettiere, l’amico al bar, i colleghi di ufficio. Si naviga, si twitta, si whatsappa, ma è il rapporto con chi si ha vicino che può cambiare l’umore di una cittadina e di una squadra.

In quest’epoca di calcio-business e gigantismo, raro è trovare una casa e una cosa speciale. Nelle vetrine di uno stadio, il Ciro Vigorito, la meraviglia, però, si può nascondere. Cronaca e leggenda di una società da Premio Strega.

In passato in terra sannita ha allenato, tra gli altri, il focoso Oronzo Pugliese e giocato l’ex capitano Carmelo Imbriani, sconfitto nel 2013, a 37 anni, dal linfoma di Hodgkin.

Siccome la vita è un viaggio, ora per gli Stregoni è importante guardare al futuro oltre il parabrezza per scoprire nuove strade da esplorare. A partire dal debutto in campionato a Marassi, nello stadio più british d’Italia, contro la Sampdoria.

Ne è passato di tempo da Malevento (275 a.C.) e da quando il club si chiamava Società Sportiva Littorio Benevento (1929). Perché in fondo la prima A non si scorda mai. Il bello del calcio. Qual buon vento anzi qual buon Benevento! Amen.

Davide Capano

Università del Calcio

(foto gds.it)