Amendolara-13/09/2017: SI:”AMENDOLARA: QUALE STRADA PRENDERE?”

AMENDOLARA: QUALE STRADA PRENDERE?

 

Dopo un attento studio del progetto di intervento “SS 106 jonica – 3°megalotto” gli iscritti ed i simpatizzanti di Sinistra-Italiana-Amendolara esprimono il loro disappunto per le sue modalità di approvazione da parte degli organi governativi e contrarietà nel merito dell’opera.

Purtroppo, pochi cittadini di Amendolara sono informati sulla reale portata della prevista “grande opera” e questo la dice lunga sulla qualità di comunicazione tra istituzioni e popolo.

Il progetto della nuova SS 106 jonica viene, infatti, discusso altrove e calato sul territorio, nella piena impotenza delle persone che ad Amendolara vivono e anche nella indifferenza di talune forze politiche, che puntualmente si presentano nei nostri paesi a chiedere consenso.

Ricordiamo che, per le grandi opere,  le decisioni richiedono un ampio coinvolgimento popolare ed una condivisione delle scelte, cosa che, purtroppo, fin qui è mancata. Ogni decisione è stata presa nelle stanze chiuse dei poteri romani.

Valutando il progetto, noi di Sinistra-Italiana-Amendolara riteniamo  opportuno batterci per ottenere la doppia corsia e l’ammodernamento dell’attuale SS 106 ed un contestuale potenziamento della rete ferroviaria.

Dal nostro punto di vista, la realizzazione di una terza strada ha molteplici aspetti negativi per Amendolara:

 

-impatto ambientale devastante per il nostro paesaggio:

  1. la parte che passa da contrada lista è prevista tutta in trincea per una larghezza di quasi 80 metri;
  2. sono previsti tre altissimi mega viadotti, sul torrente Ferro, sul torrente Straface e sul torrente Avena, dall’impatto visivo devastante, anche perché si vanno ad aggiungere ai viadotti esistenti;
  3. per il resto, volendo rimanere al territorio a noi vicino, la terza SS 106 va a deturpare pianori di notevole interesse turistico per il territorio: Tarianni, Cielo Greco, Stillitano e Torre di Albidona.

Nessuno incremento dell’occupazione per gli amendolaresi:  le ditte assegnatarie sono multinazionali del cemento con decine di migliaia di dipendenti e non avranno certo bisogno di noi. purtroppo la promessa di occupazione nei cantieri della nuova strada sembra essere diventato un motivo di accettazione dell’opera. questo è intollerabile,  perché sentiamo queste parole proprio dalle stesse istituzioni e dalle stesse persone responsabili del mancato sviluppo e spopolamento  Ionio.

 

-Elevati costi: l’opera dovrebbe superare il miliardo di euro a cui si aggiungeranno nel corso dei decenni innumerevoli “variantine” che ne faranno lievitare i costi.

Un ammodernamento dell’attuale SS 106 consentirebbe un notevole risparmio di utili che potrebbero essere investiti in vere politiche di valorizzazione del territorio e strategie occupazionali.

-Decenni di cantieri: la realizzazione dell’opera prevista in pochi anni, in realtà si andrà a scontrare con una miriade di cavilli e rinvii che ne ritarderanno l’inaugurazione di decenni, mentre noi continueremo a circolare sull’attuale SS 106 il cui ammodernamento sarebbe possibile in pochi anni.

Il nostro non è un no preventivo o assoluto. si tratta di un no per difendere il territorio.

Il nostro è un si per ammodernare e allargare  l’attuale SS 106 Intraprendiamo questa battaglia consapevoli di tutte le difficoltà’ e perplessità che ognuno può avere, ma vogliamo innanzitutto un percorso partecipato e attivo delle nostre popolazioni,  per questo intendiamo organizzare al più presto un dibattito informativo, dove ognuno possa informarsi ed esprimere la propria opinione.

 

SINISTRA-ITALIANA-AMENDOLARA