Cosenza-04/10/2017:Luis Alberto, prestipedatore d’oro della Lazio

 
 

Luis Alberto, prestipedatore d’oro della Lazio

L’Aquila balla con il suo Lupo


Luis Alberto Romero Alconchel, per tutti solo Luis Alberto, è uno spagnolo della Lazio: ciuffolo biondo, piedi magici, raffinati e profumati come una bottiglia di Sauternes.

Da quasi carneade, acquistato per 5 milioni di euro dal Liverpool nell’estate del 2016, è diventato l’uomo in più dell’Aquila di quel grande allenatore che è Simone Inzaghi.

Oggi è un player straordinario: sembra giocare con l’aria di chi si annoia. Un prestipedatore d’oro che con la palla fa il giocoliere.

Ricopre tutti i ruoli del centrocampo e della trequarti, rendendosi sempre indispensabile e prezioso.

Il ds Igli Tare, uno che di pallone se ne intende, ha sempre creduto fortemente in lui. Sono lontano secoli i soli 382 minuti giocati lo scorso anno quando era arrivato per sostituire Antonio Candreva, emigrato all’Inter.

Fuori dal campo, il 25enne di San José del Valle, ha la passione per il padel, il tennis (è tifoso di Rafa Nadal) e ama mangiare le patatine fritte con le uova. Risulta impossibile tenerlo distante dalla figlia Martina (che ormai canta l’inno della Lazio come se cantasse Despacito) e dalla moglie Patricia, di nuovo in dolce attesa.

Intanto contro il Sassuolo, nell’ultima di campionato, Luis ha disputato una partita eccellente. La più bella per distacco da quando è nella Capitale. È andato a rete su punizione, con una pennellata alla Del Piero, fornendo inoltre un assist a De Vrij e trovando la doppietta (la prima in Serie A) con uno slalom splendido splendente.

Dopo la sontuosa prestazione con gli emiliani è arrivato un importante riconoscimento ‘europeo’: il prestigioso portaleWhoScored.com lo ha collocato, difatti, nella formazione top-11 di giornata dei maggiori campionati del Vecchio Continente, accanto ad attori calcistici della portata di Isco, Messi e Neymar. A conferma del fatto che lo spagnolo biancoceleste disegna meraviglie con la suola. È un genio assoluto, un mago del football che presto farà parte stabilmente della Selección spagnola (per ora solo due pre-convocazioni). Una solida realtà su cui la Lazio può contare insieme a Immobile e al Sergente Milinković-Savić.

Del resto nel calcio è spesso così: il miglior acquisto è quello che hai già in casa e quasi non ti ricordavi di avere. L’Aquila adesso balla con il suo Lupo ispanico anche quando ha un “piede nero” gonfio. E pensare che a febbraio, nei suoi mesi di buio, voleva appendere gli scarpini al chiodo. Ma il pallone, come la vita, si sa, riserva spesso sorprese. Anche positive a volte. A Roma, sponda laziale, è sempre più “Lupo Alberto mania”.

Davide Capano

Università del Calcio

(foto lazialita.com
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