San Lorenzo Bellizzi-19/12/2017: Tracce di vita umana risalenti all’ultimo periodo dell’Età della Pietra

SAN LORENZO BELLIZZI Tracce di vita umana risalenti all’ultimo periodo dell’Età della Pietra: sono venute alla luce nel corso dell’ultima campagna di scavi nella Grotta di Pietra Sant’Angelo, una delle tante grotte di origine carsica disseminate nei comuni di San Lorenzo e Cerchiara di cui sono stati illustrati i risultati nel corso della Conferenza di chiusura della campagna di scavi del 2017 svoltasi a San Lorenzo B. sabato scorso 16 dicembre. Dopo il saluto ai prestigiosi ospiti presenti, tra cui il consigliere regionale Mimmo Bevacqua, il presidente della Provincia Franco Iacucci ed il presidente dell’Ente-Parco Mimmo Pappaterra, ha aperto i lavori il sindaco Antonio Cersosimo il quale, nel confermare la ferma volontà di continuare le campagne di scavi anche nei prossimi anni, ha chiesto ai rappresentanti delle istituzioni presenti un sostegno concreto al fine di dare continuità agli scavi e di poter realizzare un apposito Centro-Studi. Sono quindi seguite le relazioni degli studiosi che hanno illustrato i vari reperti venuti alla luce quest’anno, tra cui lo scheletro di un uomo primitivo, risalente addirittura a circa 7.000 anni a. C. Si tratta dunque, secondo gli esperti, di scoperte archeologiche di un valore storico inestimabile perché, secondo quanto ha riferito nella sua relazione il prof. Felice Larocca del Centro di Speleologia “Enzo dei Medici”, testimoniano la presenza in loco dell’uomo primitivo e, una volta esaminati in laboratorio, possono quindi contribuire a svelare le prime forme di vita risalenti già al Neolitico e precisamente all’epoca in cui l’uomo primitivo abitava ancora nelle caverne e utilizzava arnesi di pietra e di osso. Lo proverebbero i vari reperti venuti alla luce negli scavi: oggetti e utensili in selce lavorata e in osso e, cosa ancora più sensazionale, uno scheletro sepolto ai piedi della Timpa che, secondo quanto ha riferito la prof.ssa Antonella Minelli docente dell’Università del Molise, farebbe pensare alla vicinanza di un villaggio che sarà oggetto di indagini nel corso delle prossime campagne di scavo. E’ quindi intervenuto il presidente della Provincia Iacucci il quale, dopo aver dato per imminenti alcuni interventi di messa in sicurezza della Strada Provinciale per Cerchiara e San Lorenzo, ha assunto l’impegno di assicurare un proprio sostegno per la continuazione degli scavi. Stesso impegno a sostenere le prossime campagne di scavi ha assicurato da parte sua il dr. Simone Marino Sovrintendente per le province di Cosenza, Catanzaro e Crotone il quale, nel confermare l’importanza scientifica dei ritrovamenti, li ha messi in relazione agli scavi di epoca coeva esistenti nella nostra Regione a conferma che in Calabria hanno vissuto i primi popoli italici. Ha concluso i lavori il riconfermato Presidente dell’Ente-Parco Pappaterra il quale, nel fare proprie le preoccupazioni del sindaco Cersosimo e del presidente Iacucci sul fenomeno dello spopolamento dei comuni montani, ha dato la bella notizia che l’Ente-Parco ha già stanziato 26mila euro per la prosecuzione degli scavi che del resto, insieme alle Gole del Raganello ed al prezioso patrimonio storico e paesaggistico, non fanno altro che completare la ricca dotazione di beni ambientali e storici del Parco Nazionale del Pollino arricchendone così le già enormi potenzialità turistiche.

Pino La Rocca