Alto Jonio-04/01/2018: Diabetologo: la Cisl indica la via d’uscita

Uff. CUP Treb.

ALTO JONIO Assistenza sanitaria: anno nuovo, problemi vecchi per le popolazioni della provincia di Cosenza che vivono oltre il fiume Crati. Uno dei problemi lasciati in eredità dagli anni precedenti alle popolazioni dell’Alto Jonio, compresa Cassano Jonio, è quello della prolungata assenza di uno Specialista di Diabetologia presso il Poliambulatorio di Trebisacce. Il problema, come ben sanno i vertici aziendali tempestati finora di richieste e di proteste, affligge la Città delle Terme e Trebisacce insieme a tutto l’Alto Jonio ormai dal novembre del 2016. Dunque da ben oltre un anno. Da quando cioè il dottor Antonino Staglianò ha lasciato il servizio per raggiunti limiti di età. A prendere a cuore questa volta la problematica, è stata la Segreteria Aziendale della CISL per iniziativa dei sindacalisti Antonio Ramundo e Domenico Pucci. I due sindacalisti, consapevoli che si tratta di una patologia molto seria e delicata che affligge ben oltre 5.000 pazienti afferenti i Poliambulatori di Cassano Jonio e Trebisacce costretti a girovagare per tutta la Provincia e finanche in Basilicata per essere sottoposti almeno una volta all’anno all’esame di controllo oltre che ai controlli di routine per tenere sotto controllo il micidiale diabete, hanno suggerito la strada da intraprendere per la soluzione definitiva del problema che, a ben vedere, è diversa per i pazienti dei due Poliambulatori. I pazienti che afferiscono all’Hospice di Ponte Nuovo di Cassano Jonio infatti, grazie alla tenacia del locale Comitato di Cittadinanza Attiva che si è battuto strenuamente riuscendo ad avere un incontro-scontro diretto con il Diggì Mauro, sono riusciti ad ottenere n. 10 ore di prestazioni che dovevano essere avviate nel mese di dicembre ma, per motivi organizzativi pare siano slittate all’anno nuovo e dovrebbero partire nelle prossime settimane. Ben diversa, secondo i due sindacalisti della Cisl, la situazione per Trebisacce e i paesi dell’Alto Jonio perché, trattandosi di una spesa aggiuntiva al quadro economico previsto dalla Struttura Commissariale, i vertici aziendali devono chiedere ed ottenere dal Commissario Scura di essere autorizzati a fare un Bando Pubblico per l’assegnazione delle ore aggiuntive al quadro economico. A meno che, secondo quanto riferiscono Ramundo e Pucci, l’azienda sanitaria non abbia in organico uno Specialista da dirottare su Trebisacce. Problemi tecnico-contabili, insomma, di difficile lettura per la gente comune, sempre più delusa e sempre più abbandonata a se stessa ma che, anche senza l’imput del Sindacato, dovrebbero essere ben conosciuti dal management aziendale che è lautamente pagato per fare proprio questo.

Pino La Rocca