Italia-23/01/2018:Per il bene del Territorio i candidati dovevano sceglierli i cittadini

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Per il bene del Territorio i candidati dovevano sceglierli i cittadini

 

 

Per fortuna volge ormai al termine il trimestre appena trascorso che ha visto il territorio impegnato – forse è meglio dire ossessionato – dalle discussioni interne che hanno coinvolto tutti i partiti politici. Dal Pd al M5S passando per Forza Italia, ecc. tutti i Comuni hanno visto la partecipazione attiva dei militanti di base (i cittadini), dei tanti amministratori comunali, provinciali e regionali e dei segretari politici in un acceso dibattito per la scelta democratica delle candidature al Parlamento.

 

Un dibattito intenso e logorante che ha consegnato una rosa di nomi del territorio che ambiscono ad essere eletti per rappresentare al meglio le istanze della Calabria che viste le disuguaglianze che oggi esistono tra la nostra regione ed il resto d’Italia che non sono poche e neanche semplici.

 

Tra i designati c’è uno dei migliori sindaci calabresi: in un momento di grave crisi economica ha saputo amministrare al meglio il suo comune; c’è un bravissimo primario: nel suo ospedale nel solo 2017 è riuscito ad effettuare oltre 120 interventi; non manca l’avvocato principe del foro e l’imprenditore che è riuscito ad amministrare la sua azienda così bene che negli ultimi tre anni ha quasi raddoppiato gli operai ed, infine, c’è il sindacalista che, contro il suo stesso sindacato, è riuscito a difendere le condizioni di lavoro di tante e tanti che in Calabria sono sfruttati.

 

È chiaro che quello appena descritto è solo un film: il sogno della nostra Calabria di poter avere dei candidati che siano veramente espressione dei territori.

 

Il sogno di tutti i cittadini calabresi, anche questa volta, diventa un incubo: candidature paracadutate dall’alto indipendentemente se appartengono o meno al territorio quasi che i cittadini della nostra regione non siano all’altezza di esprimere gente capace, seria ed onesta per il Parlamento.

 

Nel Pd c’è la possibilità che al posto della Bindy questa volta calino dall’alto la Boschi ed in Forza Italia al posto di Scilipoti ci sarà Brunetta. Tutte persone rispettabilissime, per carità, ma che non conoscono nulla della Calabria e delle sue difficoltà.

 

Altro discorso quello che riguarda il M5S: qui davvero non si può capire nulla visto che decide tutto sul web la Casaleggio Associati a tal punto che su centinaia di candidature quelle alla fine designate sono state selezionate in chissà quale modo visto e considerato che la piattaforma online – come denunciano molti “attivisti” – non funzionava e molti non sono riusciti a votare i loro prescelti.

 

Gente, magari nata in Calabria, che sarà candidata perché è stata furba, ha avuto un santo in paradiso o chissà per quale arcano motivo. Gente che sicuramente nella prossima legislatura non riuscirà ad incidere per come dovrebbe in favore di una Calabria che continuerà ad avere una classe parlamentare praticamente inesistente.

 

In questo contesto drammatico di crisi di rappresentanza chi dovrà risolvere i problemi dalla nostra Calabria? Immaginate la Boschi, Brunetta insieme ad uno sconosciuto parlamentare del M5S che dovrà rappresentare in Parlamento i problemi della sanità calabrese, l’emigrazione giovanile e la disoccupazione che in Calabria hanno numeri che fanno paura; le carenze infrastrutturali; il turismo che non è mai decollato; ecc. ecc.?

 

Anche questa volta è stata persa una grande occasione: quella di far scegliere ai cittadini che vivono quotidianamente i problemi del loro territorio chi avrebbe avuto l’onore e l’onere di essere designato per andare in Parlamento a chiedere di affrontarli e risolverli. Questo oltre ad essere un incubo è un vero peccato per l’intera Calabria.  


Avv. Maria Carmela Iannini – Presidente Associazione “Per il Bene del Territorio”



Associazione “Per il Bene del Territorio”

Ufficio Stampa