Villapiana-03/02/2018: Il PD già in campagna elettorale e contesta gli sprechi

VILLAPIANA Informare i cittadini su quanto accade nella casa comunale, fare chiarezza sui conti e sullo sperpero di denaro pubblico e contestare pubblicamente i metodi utilizzati dagli amministratori in carica ritenuti “irregolari e lesivi dei diritti dei cittadini” e che mortificano il ruolo della Minoranza che viene sistematicamente e pervicacemente esclusa dal confronto politico. E’ con questo obiettivo che il Partito Democratico ed il Gruppo Consiliare del PD hanno organizzato una conferenza stampa a cui, alla presenza del gruppo consiliare e di diversi altri iscritti al PD, hanno dato voce il segretario del Circolo Cittadino Domenico Filardi e il capogruppo del PD Luigi Bria. In apertura il Segretario Filardi, dopo aver segnalato un trasferimento di denaro ritenuto opaco e sproporzionato tra il Comune e la Municipalizzata BSV, ha reso noto che, raccogliendo la sfida del sindaco Montalti, il partito ed il gruppo consiliare hanno presentato un esposto-denuncia alla Procura della Repubblica, al Prefetto, alla Corte dei Conti, all’Autorità Nazionale Anti-corruzione ed al Segretario Comunale avente ad oggetto il trasferimento di circa 15mila euro dal Comune alla BSV per “trasporto alunni alla piscina”. Liquidazione ritenuta esagerata e nomala in quanto destinata in gran parte ad un autista di Scuolabus che risulta già al libro-paga del Comune. Ma per il Segretario Filardi l’elenco dei presunti sprechi di risorse è lungo e va dal mutuo di circa 1milione e 200mila per la rigenerazione della piscina ai 390mila euro per la riqualificazione di piazza San Francesco, dai 260mila euro per fare un doppione del “Punto Informativo” ai 300mila euro impegnati per il fantomatico Liceo Musicale. «A fronte di questi e di altri sprechi – ha aggiunto Filardi – ai cittadini sono stati sottratti servizi importanti come il trasporto pubblico… «E’ veramente aberrante – ha commentato Filardi elencando altri costi lievitati come i Pisl, la mensa scolastica – il flusso di denaro tra il Comune e la BSV e noi non possiamo accettare questo disastro economico che già oggi si aggira intorno ai 2,5milioni e che rischia di compromettere il futuro di Villapiana e delle nuove generazioni. E’ finto insomma il tempo dei balocchi – ha concluso il segretario del PD – è il momento che i cittadini sappiano e si ribellino alla cattiva politica, alle bugie ai metodi dispotici e arroganti da parte di un gruppo politico incapace e inadeguato…». A rincarare la dose delle critiche ci ha pensato Luigi Bria, già sindaco di Villapiana per due consiliature, il quale all’esecutivo in carica, oltre alle scelte poco condivisibili elencate da Filardi, ha contestato in particolare il rifiuto sistematico del confronto con la Minoranza e la continua provocazione del sindaco a rivolgersi alla Magistratura. «Noi – ha aggiunto il dottor Bria contestando gli steccati eretti dalla Maggioranza – nelle scelte più importanti abbiamo sempre dialogato con la Minoranza e per natura non siamo propensi all’uso della carta bollata, ma sullo spreco di denaro pubblico, soprattutto se il sindaco ci sfida, non possiamo glissare perché è in gioco il futuro socio-economico di Villapiana». Premesso questo, l’ex sindaco ha fatto una rassegna minuziosa di altri sprechi (70mila euro all’anno per lo staff del sindaco, 550mila euro spesi a vuoto per il PISL e inoltre i milioni di euro previsti per rigenerare la piscina e per opere pubbliche ripetitive come un nuovo palazzetto dello sport…), ricordando le copiose risorse lasciate in eredità dall’esecutivo-Rizzuto derivanti dal fotovoltaico e dal Contratto di Quartiere e indicando come evitare gli sprechi e spendere meglio le risorse del Comune e, in riferimento alla tanto decantata raccolta differenziata, quali siano stati gli effettivi benefici per i cittadini a cui va il merito di aver collaborato a realizzarla. Bordate pesanti e accuse circostanziate, insomma, che in pratica aprono le ostilità in vista della campagna elettorale che attende le forze politiche e civili fra poco più di un anno e le cui avvisaglie sono già in essere tra i partiti e nella società civile.

Pino La Rocca