Civita-19/02/2018: Forno crematorio: il comitato civico chiede le scuse dal sindaco

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CIVITA Il “Tempio Crematorio” non si farà perché l’esecutivo comunale guidato dal sindaco Alessandro Tocci ha ritirato la relativa Delibera e c’è dunque la legittima soddisfazione del Comitato Civico che, lanciando una petizione popolare, si era opposto al progetto per ragioni di eco-compatibilità, ma l’intera vicenda pare abbia lasciato un vistoso “vulnus” tra i promotori della petizione e l’amministrazione comunale. Questa, secondo quanto è emerso nel corso della Conferenza Stampa organizzata dal Comitato, si sarebbe comportata in modo superficiale e senza tener conto della volontà della popolazione. «Come Comitato – si legge nella nota redatta al termine della Conferenza Stampa – abbiamo fornito un contributo su una questione evidentemente valutata superficialmente da chi ha accolto il progetto in sede di consiglio e che oggi può rivalutarne l’impatto negativo sul paesaggio e sull’ambiente di un territorio ricco di bio-doversitá. Un impianto industriale di cremazione, – si legge ancora nella nota – seppure considerato da alcuni consiglieri comunali come progetto strategico per sanare le casse comunali che camminano sull’orlo del dissesto, di fatto causerebbe un danno in termini di immagine e di valore paesaggistico per Civita». Detto questo e confermata la volontà di non voler esasperare i toni del confronto, il Comitato Civico ha chiesto la convocazione di un Consiglio Comunale specifico al fine di rivedere in tempi brevi la posizione favorevole del Consiglio che avrebbe portato alla realizzazione dell’impianto. In pratica il Comitato Civico, forte del numero delle firme raccolte, chiede che, oltre alla rinuncia verbale da parte del sindaco Tocci, il Civico Consesso venga messo nelle condizioni di deliberare in modo formale la propria contrarietà al progetto dell’impianto industriale di cremazione e che, d’ora in poi, secondo il Comitato, prima di approvare progetti, leggi e regolamenti che siano portatori di interesse e che possano cambiare negativamente i connotati del prezioso territorio comunale, se ne porti a conoscenza l’opinione pubblica. «Chi lancia accuse – hanno concluso nella nota i rappresentanti del Comitato riservandosi modi e tempi per la consegna della petizione – ha perso già in partenza ed è per questo motivo che gradiremmo le scuse da parte di chi ci ha offesi pubblicamente definendoci “comitato insano” e ci aspettiamo che possa accogliere la nostra iniziativa come espressione civica e civile necessaria e doverosa per riportare al centro del dibattito le esigenze della comunità e del territorio che in questo caso non sono state tenute in nessuna considerazione».

Pino La Rocca