Trebisacce-20/02/2018:     GRINTA E CHARME

                                              

 

 “La vita è troppo breve perché ci si possa prendere il lusso di perdere una sola ora in indugi inutili”(L.J.Lebret)

In una società come la nostra, dove i valori veri e profondi pare siano scomparsi, esempi di giovani che hanno nel loro cuore sentimenti, serietà, passione e che possono trasmettere esempi positivi, sono da tenere in altissima considerazione, in quanto rappresentano un imput acchè gli altri possano seguirne le gesta.

Pensiamo che al giorno d’oggi, in un mondo che pare abbia perso di vista i valori puliti e profondi, sia necessario riscoprire le emozioni vere, quelle che fanno sussultare il cuore, quelli che permettono di credere ancora nei sentimenti.

Ebbene, ciò è possibile anche attraverso lo Sport, quando questo viene esaltato da atleti di alto livello come Annalisa Mercadante, atleta di elevatissimo spessore tecnico, ma dotata anche di notevoli qualità umane e morali.

Giovanissima allieva del Maestro Giovanni Caputo di Santeramo in Colle, fin da piccola ha dimostrato di possedere il classico “fuoco sacro” per gli sports da combattimento ed il suo Maestro, intravedendone le grandi doti, la instrada sulla via della Boxe, disciplina dura, ma che trasmette enormi insegnamenti dal punto di vista comportamentale.

Annalisa si sottopone a sacrifici enormi, ma la sua passione, non disgiunta dalla sua determinazione, le permette di conseguire ottimi risultati, dimostrando di essere in possesso di grande tecnica e di quella grinta necessaria per competere anche con maschi, senza alcun timore, anzi cimentandosi in incontri di pugilato altamente spettacolari.

Ciò che la caratterizza è anche il suo charme, la sua eleganza, il suo sapere essere donna anche nell’agone sportivo, quando incrocia i guantoni con qualunque tipo di avversario. E questo la rende davvero unica, nonostante la sua giovane età. Insomma, un vero esempio da seguire e imitare per tantissimi giovani, che avrebbero bisogno di incentivi per credere di più in se stessi. Vederla combattere significa essere trasportati in un mondo meraviglioso, fatto sì di tecnica, ma anche di emozioni, di bellezza, di eleganza, di sentimenti.

Può sembrare retorico o esagerato scrivere in tal modo di una giovanissima ragazza, ma è da apprezzare chiunque si proietta nel gesto stesso con il cuore e con l’animo, come fa Annalisa, per cui questo non può che essere un grande titolo di merito per lei.

Un plauso enorme deve andare alla sua famiglia, che ha saputo trasmetterle insegnamenti improntati sul rispetto e sui valori veri della vita, ed al suo Maestro, Giovanni Caputo, che non smette mai di inculcare nei suoi allievi i princìpi utili a farli diventare campioni sul tatami e sul ring, ma anche a farli diventare veri uomini e vere donne nella vita di tutti i giorni.

Sono esempi come questo che danno la possibilità a tanti giovani, di conoscere ed apprezzare persone davvero speciali, in grado di far capire come con caparbietà, serietà, umiltà e modestia, si possano raggiungere traguardi importanti, non soltanto nello Sport, ma anche nella Vita.

Semper ad maiora Annalisa. E resta sempre quella che sei.

RAFFAELE BURGO