Trebisacce-21/02/2018: SS 106 verso l’apertura dei cantieri

S.S. 106 bis

TREBISACCE S.S. 106 Jonica: giornata decisiva per il destino della nuova S. S. 106  quella di domani giovedì 22 febbraio perché il progetto definitivo del 3° Megalotto Sibari-Roseto che va dall’innesto con la S.S. 534 (Km 365+150) fino a Roseto Capo Spulico (Km. 400+400) e che attraversa i territori dei comuni di Cassano Jonio, Francavilla Marittima, Cerchiara di Calabria, Villapiana, Trebisacce Albidona, Amendolara e Roseto Capo Spulico, dopo essere stato rinviato da lunedì 19 febbraio, andrà all’esame del CIPE (comitato interministeriale per la programmazione economica) che dovrà decidere se finanziarlo o restituirlo al mittente. Lo riferisce, attraverso una nota improntata all’ottimismo, l’ing. Fabio Pugliese, presidente dell’associazione “Basta vittime sulla S.S. 106” il quale riferisce di aver ricevuto il “telegramma di Stato” che attesta che «il CIPE ha convocato la seduta per giovedì 22 febbraio alle ore 9:30 presso la Sala Verde di Palazzo Chigi fissando, al 3° punto all’Ordine del Giorno, la “S.S.106 ‘Jonica’: progetto definitivo del 3° Megalotto… approvazione della 2^ tratta dal Km. 18,863 a fine intervento». L’ottimismo del presidente Pugliese, che ovviamente corrisponde al pessimismo di quanti avrebbero voluto e si sono battuti per un tracciato che fosse più rispettoso del territorio, deriva dal fatto che qualche giorno addietro il progetto definitivo, già approvato dall’Anas nei mesi scorsi, ha incassato, all’unanimità dei presenti, il parere favorevole del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e dei ministeri dell’Ambiente e dei Beni Culturali che di solito, esaminando la progettazione dal punto di vista tecnico, ambientale e della sostenibilità economica, spiana la strada al CIPE per aprire i cordoni della borsa. Oltre al presidente Pugliese, che ha parlato di giornata storica per i calabresi, sorride anche quella parte dei sindaci che si sono dichiarati favorevoli all’apertura dei cantieri sperando che essa possa produrre benefici all’occupazione e dare ossigeno all’economia e anche, cosa che non viene per niente sottovalutata, per poter beneficiare delle risorse destinate alle opere compensative. Per la cronaca va riferito che dal progetto definitivo è scomparso lo svincolo, cosiddetto di Albidona ma che ricade nel territorio di Trebisacce e viene confermata l’assenza dello svincolo per Villapiana fortemente voluto dall’esecutivo in carica, cosicchè, a meno di improbabili ripensamenti in fase esecutiva, lungo tutto il tracciato vengono bypassati i territori di Villapiana, Trebisacce e Amendolara e gli unici due svincoli, in entrata e in uscita, restano quelli di Francavilla Marittima/Cerchiara di Calabria e di Roseto Capo Spulico. Due svincoli che, come ha opportunamente evidenziato il sindaco di Trebisacce Franco Mundo parlando nel corso della seduta del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici a cui ha assistito anche il presidente Oliverio, si trovano agli estremi del tracciato lasciando così senza accesso le realtà urbane più grandi dell’Alto Jonio. Commentando il “nulla osta” del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, da parte sua la Fillea-Cgil Pollino-Sibaritide-Tirreno ha parlato di un «passaggio importantissimo e delicato. Finalmente – ha aggiunto il sindacato dei lavoratori della Cgil – siamo prossimi alla meta… Si tratta della più grande infrastruttura prevista nel Mezzogiorno d’Italia nei prossmi 10 anni… capace di impattare positivamente sulla fragile economia locale portando risorse per 1miliardo e 335milioni di euro in un territorio assetato di lavoro e di occupazione e capace di vincere lo storico isolamento di questo pezzo di Calabria e dell’intera Regione…».

Pino La Rocca