Trebisacce-22/02/2018: Maggioranza e Opposizione:prove di disgelo mal riuscite

bty

TREBISACCE Maggioranza e Opposizione, ritrovato come per miracolo uno spirito di sano e costruttivo dialogo, si confrontano serenamente e votano all’unanimità tutto l’o.d.g, ma in conclusione dei lavori, a proposito della discussione sollecitata dalla Minoranza circa l’affidamento di lavori alla Cooperativa “Florence”, ognuno indossa la propria casacca e si torna a battagliare pesantemente. Per il resto, quasi del tutto assente il contraddittorio, il consiglio comunale è filato liscio come l’olio e, con voto unanime, sono stati velocemente approvati i primi quattro punti in programma: -approvazione del Regolamento per lo svolgimento  della Conferenza dei Sindaci dell’ambito territoriale che fa capo a Trebisacce; -approvazione del Regolamento per la concessione del patrocinio comunale; -richiesta di una Variante al P.D.L. da parte della ditta Antonietta Petta e, -atto di indirizzo circa la richiesta da parte della Parrocchia “Madonna della Pietà” per la costruzione di un campanile adiacente alla Chiesa. Quest’ultimo adempimento, per la verità, è stato sospeso e rinviato all’Ufficio Tecnico per gli approfondimenti, perché il capogruppo di Minoranza Mariano Bianchi, questa volta nelle vesti di Funzionario della Sovrintendenza, ha svelato che, relativamente a questo progetto, è tuttora vigente un parere sfavorevole della Sovrintendenza chiamata a pronunziarsi nel 1997 a seguito di un esposto presentato da un privato. Secondo l’Arch. Bianchi, essendo quella Chiesa soggetta alla tutela a cui soggiacciono i Beni Ambientali che hanno superato i 70 anni, la Sovrintendenza avrebbe espresso parere negativo perché un campanile autoportante, realizzato in adiacenza alla Chiesa, mortificherebbe il valore storico e monumentale della Chiesa”. In seguito il Consiglio ha approvato, sempre all’unanimità: -il programma delle opere pubbliche da realizzare nei prossimi tre anni; -la cessione di un piccolo lotto di terreno comunale sito nei pressi della Delegazione Comunale su cui realizzare una cabina Enel ed ha deliberato di concedere alla Sezione dell’ANMI (associazione nazionale marinai d’Italia) “G. Amerise” di Trebisacce il patrocinio per organizzare nella cittadina jonica il 2° Raduno Regionale delle ANMI calabresi da svolgersi agli inizi di maggio. All’improvviso però, quasi a conferma della nota locuzione latina “in cauda venenum”, (il veleno nella coda) dopo i toni melliflui che hanno accompagnato i lavori, ecco riaffiorare la polemica. Nelle vesti di Pubblico Ministero il consigliere Antonio Cerchiara che, un po’ a braccio e un po’ con l’aiuto di una memoria scritta, ha denunciato una serie di irregolarità circa l’affidamento della cura del verde pubblico alla cooperativa di tipo B “Florence” per un corrispettivo annuale di 40mila euro. Affidamento che a suo dire, per la presenza nella cooperativa di amici e parenti di qualche amministratore e, sempre a suo dire, per la palese violazione delle procedure da parte del dirigente di settore, configurerebbe un metodo clientelare di assegnazione di posti di lavoro e di spreco di risorse pubbliche. Tesi, queste, che sono state riprese, contestate e commentate in modo negativo dal consigliere “indipendente” Andrea Petta che ha parlato di uno “spacchettamento” equivoco delle spettanze. Sia al consigliere Cerchiara che all’ex vice-sindaco Petta ha risposto il sindaco Franco Mundo il quale, dopo aver preso in prestito un titolo di giornale “Niente idee, meglio denigrare” ed aver fatto presente che le Cooperative di tipo B godono per legge di determinate agevolazioni, ha precisato che alla Camera di Commercio, al momento dell’affidamento, tutte le altre Cooperative risultavano “cessate” e l’unica “attiva” era la “Florence”. Rispondendo quindi al consigliere Petta ha sottolineato che lo “spacchettamento” delle somme è subdolo solo quando si supera la soglia prevista e non quando ci si muove all’interno delle 40mila euro. La discussione sull’argomento si è comunque prolungata ed è difficile immaginare che, vista anche la natura “venale” del contendere, gli uni abbiano convinto gli altri e alla fine si sia trovata la cosiddetta “quadra”.

Pino La Rocca