Alessandria del Carretto-19/05/2018:  “I sentieri della fede”: un progetto  di fratellanza, del sacro e dei nostri paesi che non devono stare isolati

Madonna di Pollino
pellegrini a piedi
.danza nella festa

 

 “I sentieri della fede”: un progetto  di fratellanza, del sacro e dei nostri paesi che non devono stare isolati

 

Giuseppe Rizzo

 

Alessandria del Carretto, 18 maggio 2018. Nasce una proposta originale che già suscita larghi consensi: i sindaci del vasto comprensorio del Pollino calabro-lucano, Terranova, Alessandria, S.Lorenzo, Albidona, dopo le rispettive deliberazioni municipali, presentano il progetto “Sentieri della fede”. Vi aderiscono anche alcune associazioni culturali e della musica popolare. E’ una serata di fitta nebbia, ma sono quasi tutti presenti i sindaci: per Alessandria, il dott. Vincenzo Gaudio, per Albidona, la dottoressa Filomena Di Palma; per Terranova, l’ass. Federico Valicenti, giunto insieme al vigile Genovese e agli artisti della zampogna Leonardo Riccardi e Pino Salamone. Per l’Amministrazione comunale di Alessandria sono presenti anche i consiglieri Chidichimo, Abbeduto e Covelli. Da Plataci, è giunta Rossella Stamati, di Calabria Rural Travel. Da Civita, due giovani operatori del web, Paolo Russo e Corrado Sabia, che presenteranno il logo di questo progetto. La bozza dello stesso, denominato “I sentieri della fede”, ovvero il pellegrinaggio verso il santuario della Madonna di Pollino (comune di S.Severino Lucano) è stato illustrato da Federico Valicenti, il quale ha detto che  “vuole essere un raccordo tra i confinanti paesi del Pollino. Si vuole ricostruire l’antico rapporto umano e di solidarietà tra le popolazioni isolate del comprensorio che due volte all’anno si incontrano proprio al santuario della Madonna”. Valicenti ha parlato anche di comuni rapporti storici e culturali, compresa la realtà dei paesi italo-albanesi, prendi Plataci, S.Paolo Albanese, S.Costantino Albanese, Civita. Naturalmente, il progetto dovrà essere pubblicizzato con manifesti, giornali e rete web.  Ma deve essere riempito anche di contenuti: bisogna segnalare i punti più caratteristici delle soste, dei siti naturalistici, archeologici, e anche i luoghi sacri e delle tradizioni popolari. Su questo punto interviene il sindaco di Alessandria, Gaudio, che parte dalla festa dell’abete, delle maschere di Carnevale e del festival di Radicazioni. Anche il sindaco di Albidona Di Palma  aggiunge di  “fare poche cose ma bene, riempiendo la proposta “Sentieri” di contenuti che facciano conoscere i beni culturali e anche i bisogni delle nostre comunità; dobbiamo dire cosa possiamo offrire”. Nel dibattito è intervenuto anche un rappresentante del gruppo “L’Altra cultura” di Albidona, suggerendo che  “questo progetto dei  Sentieri della fede è un’occasione per riaggregare i credenti di autentica fede e di proporre anche i problemi più urgenti dei nostri piccoli paesi che rischiano l’isolamento e l’abbandono; la nostra viabilità di collegamento è proprio disastrata”. La dottoressa Di Palma ha immesso nella discussione anche i problemi della viabilità, specie quello della nuova ss 106 jonica, la quale deve avere anche lo svincolo per Albidona-Alessandria, come paesi che sono la “porta del Pollino”.  Ma si è convenuto da parte di tutti i presenti che, trattandosi dei sentieri della fede, è doveroso chiedere la collaborazione dei tre vescovi che curano i paesi dei pellegrini: Cassano, Tursi-Lagonegro e anche l’eparchia di Lungro. I sindaci so o d’accordo: “bisogna passare subito alla fase operativa”. Questi erano, e sono i paesi da dove partivano a piedi, i pellegrini, per recarsi alla festa del Pollino: Trebisacce, Amendolara, Plataci, Francavilla, Cerchiara, Casssano, Civita, Alessandria del Carretto, Albidona, S.Lorenzo Bellizzi. I pellegrini, tra i quali anche donne scalze, impiegano tre giorni e tre notti per raggiungere il santuario che spicca sulla roccia di S.Severino. L’antropologa Annabella Rossi, autrice delle  “Feste dei poveri”, ci ha lasciato le più belle fotografie in bianco e nero. Bella anche la pagina “Una festa in montagna” di Norman Douglas. E questi sono i due percorsi che facevano i nostri pellegrini: quelli di Trebisacce (i più lontani), Albidona, Cerchiara, e S.Lorenzo si incontravano e si univano nel crocevia della “Timpa Falconara”, abbeveravano le cavalcature alla sorgente sotto “Toppo vutùro” e seguivano il sentiero di “Piano giumenta”, il tracciato della Rueping“, Timpa castello”,“Piano Jannàce”, “fosso Jannace”, dove trovavano altra acqua, e santuario. La festa cadeva nella prima domenica di luglio, ma i devoti della Vergine partivano il giovedì precedente. Il secondo itinerario era: Albidona.Alessandria, “Timpone fornace”, “San Migàlio”, fiumara “Sarmento”, Terranova di Pollino, dove venivano fraternamente ospitati da amici, parenti e compari. La mattina dopo, riprendevano i viaggio, toccando  “Casa del conte”, “Fontana di acqua tremola”,incrocio Mezzane, santuario. Il dibattito di Alessandria si è concluso con l’immediato approntamento di una mappa dei percorsi e con una precisa descrizione dei sentieri dei madonnari. Ci saranno altri incontri; e un gruppo di nuovi pellegrini di Albidona sta già preparando il suo viaggio a piedi.