Italia-22/06/2018: IL CAPPONE MACRON SI CREDE GALLO

Cappone gallato

IL CAPPONE MACRON SI CREDE GALLO

 

Lui, Macron, definisce lebbrosa e vomitevole l’Italia.

Il cappone, con evidenti disturbi sessuali, acquistato dalla Multinazionale svizzera Nestlé e da quella americana Pfizer al momento della loro fusione, è stato da loro gonfiato per farlo credere un borioso Gallo.

Non solo, ma quando a sedici anni ha stretto una relazione con la sua allora quarantenne professoressa di Latino, si è convinto di essere anche un esperto di Storia.

Purtroppo, la realtà, è che ha studiato la storia della Francia nei fumetti di Asterix.

Ora gliela sintetizzo io la Storia francese.

Dunque la Francia entra nella storia solo grazie a Roma. Vediamo come.

Quando i Romani civilizzarono quella che chiamarono Gallia, abitata da selvaggi analfabeti con ossa ficcate nel naso e corna ancorate in testa, non esistevano città, ma solo capanne di paglia, fango e sterco di vacca.

Roma introdusse una lingua parlata e scritta, il Latino (chieda alla vegliarda), che, poi stravolto per vostra incapacità di applicazione, si è trasformato nella lingua che le permette oggi di esprimersi in modo, poco civile, ma, diversamente dai suoi avi, comprensibile agli umani.

Oggi la Francia dispone di solo tre grandi città: Parigi, Lione e Marsiglia.

Parigi fu fondata con un progetto urbanistico da Claudio, in un luogo diverso (quello attuale) dalla precedente capannopoli di Lucetia (per informarsi meglio legga il mio “Alla scoperta della città sparita”, conservato a Parigi nella Biblioteca Italo Calvino, su decisione della Direttrice dell’Istituto Italiano di Cultura, se, come sembra, non ha assistito alla conferenza che ho tenuto presso di voi, e da voi invitato, proprio in occasione della vostra gelosa Semaine du Patrimoine).

Lione fu fondata dal luogotenente di Cesare, Lucio Munazio Planco, incaricato dal Senato Romano, su proposta di Cicerone. Il quale Planco ne tracciò i confini con un aratro e, bontà nostra, le diede nome Lugdunum (“Città fortificata del dio Lúg (divinità gallica).

Non a caso, era proprio sulla collina Croix-Rousse, che le tre province galliche innalzarono un santuario dove, ogni anno, celebravano il culto di Roma.

Per inciso, un discorso di alto profilo, pronunciato da Claudio al Senato di Roma, che di fatto sanciva la nascita dell’Europa (a lei tanto cara), è stato riportato integralmente su bronzo dai successivi abitanti della città (sta ancora lì esposto).

Marsiglia, dopo la fondazione Greca, è stata poi accresciuta dalla presenza romana (vedi precedente pubblicazione citata).

Aggiungo, per tua conoscenza (a stò punto te dò der tu), che anche l’Amiens dove sei nato, fu sede invernale dell’esercito di Giulio Cesare, e, anche in questo caso, fu sempre Claudio ad accrescerne l’urbanistica, ponendola a base per la successiva civilizzazione della Bretagna.

Vedi ignorantello? Non esiste una storia francese, se non poggiata pesantemente su quella romana, e, se c’è qualcosa che fa schifo, è il tuo modo irriconoscente di pensare e parlare (oltre che di stringere relazioni cappone).

E ad un Romano come me, tu, non potresti nemmeno allacciare i calzari: sei un individuo troppo puzzolente, dentro e fuori.

Maurizio Silenzi Viselli