Italia-23/06/2018: Confintesa chiede rinvio del concorso a Dirigente scolastici

Confintesa chiede rinvio del concorso a Dirigente scolastici

 

 

 

 

 
 
 

Il giovane sindacato di Confintesa L.c.  si appella al Ministro dell’istruzione Bussetti per chiedere il rinvio del concorso a dirigente scolastico, la cui data, per la prova pre selettiva, è fissata al 23 luglio.

NOTA DEL SEGRETARIO GENERALE DI CONFINTESA L.C.

Fissare la pre selettiva al 23 luglio è una mossa azzardata, dichiara Adele Sammarro, Segretario generale di Confintesa L.C., perché va a penalizzare una intera categoria di docenti che non potranno dedicarsi alla preparazione dei quiz in maniera adeguata, poiché impegnati negli esami di maturità. E’ risaputo che prima del 18 solitamente non si finisce, addirittura ci sono commissioni d’esami che terminano intorno al 20 luglio; ragion per cui il lasso di tempo da dedicare allo studio è troppo breve, per non parlare poi, di quei docenti che sono anche impegnati nell’Alternanza Scuola lavoro. Certamente, non si può discriminare in questi termini la categoria dei docenti. Non dimentichiamo che il lavoro degli insegnanti è altamente usurante. E’ necessario pertanto, intervenire immediatamente, per posticipare la data del concorso D.S.,-replica il Segretario generale, Adele Sammarro. E’ inutile ribadire che -continua il Segretario – la calendarizzazione di questa data-, originerà anche molto malcontento. Pensare ad un rinvio è una priorità assoluta, -incalza la Sammarro, cosi come lo è quella di trovare una soluzione per i tanti ricorrenti 2011 che hanno ancora un ricorso pendente, fortemente penalizzati, a differenza dei ricorrenti DS del 2004/06, la cui posizione invece è stata sanata. A questo punto, conclude il Segretario generale di Confintesa L.C, è opportuno pensare ad una risoluzione del problema in termini celeri, che potrebbe essere o un corso di 80 ore, come stabilito dalla legge 107/15, o ancora un concorso riservato. Si ricorda che l’Italia è un stato di diritto, dove tutti siamo uguali dinnanzi alla legge, allo stesso modo la legge deve essere uguale per tutti. Non ci possono essere discriminazioni e disparità di trattamento.