San Lorenzo Bellizzi-27/06/2018: Nelle viscere della terra il DNA delle popolazioni locali

Grotta di Pietra S. Angelo

SAN LORENZO BELLIZZI Alla ricerca del DNA delle popolazioni locali attraverso le indagine archeologiche condotte nella Grotta di Pietra Sant’Angelo. E’ quello che cercheranno di svelare le indagini archeologiche attualmente in corso di svolgimento nella Grotta di Pietra Sant’Angelo di San Lorenzo Bellizzi ad opera dall’Università del Molise e dall’Università di Bari, con l’obiettivo dichiarato di stabilire un possibile nesso tra il passato ed il presente e in particolare nella storia genetica delle popolazioni locali. Al fine di perseguire risultato è stato infatti stipulato un accordo di collaborazione con l’Università di Bologna per avviare un progetto di ricerca teso ad analizzare il DNA delle popolazioni proto-storiche i cui resti stanno emergendo negli scavi e le popolazioni indigene che abitano oggi il territorio di San Lorenzo Bellizzi. Per la cronaca va ricordato che proprio in questi giorni, grazie alla sinergia tra le due università ed il Centro Regionale di Speleologia “Enzo dei Medici” e l’amministrazione comunale di San Lorenzo Bellizzi è ripresa l’esplorazione archeologica della Grotta di Pietra Sant’Angelo (nella foto), con un deciso spostamento degli scavi nel retro-grotta dove gli studiosi hanno individuato «un focolare con forte dispersione nelle cui immediate vicinanze è stata rinvenuta ceramica di età eneolitica associata ad industria litica su pietra scheggiata e levigata. I livelli eneolitici – secondo le argomentazioni dei ricercatori – appaiono sottoposti ad un esteso selciato databile, allo stato attuale delle conoscenze, a un’età contemporanea, certamente realizzato in occasione di un episodio di frequentazione umana dovuto a motivi di stabulazione. Per i prossimi giorni – sempre secondo i ricercatori universitari – sono in programma interventi documentari di natura topografica ma anche una ripresa degli scavi nell’ante-grotta (dove persiste un contesto stratigrafico caratterizzato da assoluta mancanza di ceramica e abbondante industria litica su selce), oltre a ricognizioni esplorative nei dintorni della cavità». La ricerca sul DNA, da quanto si legge nella nota dell’assessore alla Cultura Nicoletta Pittelli, sarà curata dalla prof.ssa Donata Luiselli antropologa molecolare dell’Università di Bologna (Dipartimento di Beni Culturali, Campus di Ravenna) e prevede la raccolta di campioni di saliva di soggetti maggiorenni, originari di San Lorenzo Bellizzi da almeno tre generazioni. Il campionamento, sempre secondo la nota della dell’Assessore Pittelli – permetterà di analizzare il DNA presso l’Università di Bologna, portando di conseguenza ad evidenziare e a ricostruire la storia di linee genetiche presenti nell’area in esame sia in reperti antichi (come ad esempio la sepoltura preistorica della Grotta di Pietra Sant’Angelo) che nella popolazione odierna. Il progetto, per la verità unico per le finalità che persegue, prevede il coinvolgimento di circa 50 individui, uomini e donne, non imparentati tra loro e con cognomi tipici del luogo, i cui antenati provengano dal comune di San Lorenzo Bellizzi. I risultati dello studio saranno resi noti al pubblico nel corso di un prossimo convegno scientifico organizzato di concerto con l’amministrazione comunale di San Lorenzo Bellizzi guidata dal sindaco ing. Antonio Cersosimo.

Pino La Rocca