Italia-10/07/2018: GRILLO: PARLAMENTARI ESTRATTI A SORTE? ORRORE!

GRILLO: PARLAMENTARI ESTRATTI A SORTE? ORRORE!

 

Ha fatto molto clamore l’idea proposta da Beppe Grillo di estrarre a sorte i nomi dei parlamentari dal semplice elenco dei cittadini italiani.

Ora, leggendo le quotidiane cronache giudiziarie, anche di questi giorni, che vedono arrestato il Presidente della Basilicata, indagato quello calabrese, e via via parlamentari, sindaci, assessori e consiglieri, mi si è aggricciata la pelle. Infatti, se passasse la proposta di Grillo, rischierei di scivolare, qualora estratto, molto velocemente, da cittadino architetto, a recluso ergastolano.

La cosa mi disturberebbe non poco, perché, leggermente appesantito, ed impegnato a snellire la mia comunque elegante figura, mi vedrei con orrore dilatato da quello slabbrato camicione a righe orizzontali.

Pensate un po’ voi, inoltre, il raccapriccio di trovarmi in cella con vecchi manigoldi politici, che, in crisi d’astinenza, cercherebbero di sfilarmi l’orologio o qualcuna delle penne che normalmente mi porto dietro per motivi professionali.

O peggio trovarmi a guardare il cielo a scacchi con il mio vecchio sarto, estratto a sorte senatore anche lui, al quale non rivolgevo più il saluto, visto che si ostinava a cucirmi i calzoni con il cavallo troppo stretto. Insopportabile.

Poi, ignaro delle regole carcerarie, mi chiedo: passano il Martini cocktail (molto secco) come aperitivo? È previsto un qualche dessert? Si dispone di un buon cognac a fine pasto? E, mi tremano i polsi solo a porre il quesito: non sarà vietato fumare la pipa?

Allora, per evitare queste dirompenti sciagure, proporrei un’alternativa: estrarre sì a sorte i parlamentari, ma tra i tanti latitanti ancora in circolazione. Questa luminosa idea si presenta perfetta nella sua stessa formulazione: uno che è stato tanto bravo da non farsi acchiappare fino ad oggi, malgrado la spietata caccia che gli hanno fatto, una volta parlamentare inacciuffabile, potrebbe dare corso a quella politica di stabilità da tutti auspicata.

E dell’Araba Fenice della spending review , vogliamo parlarne? Nessuno di loro si presenterebbe a ritirare lo stipendio, per paura di esporsi all’arresto: un parlamento a costo zero.

Vi renderete conto che la proposta, pur nascendo da giustificati motivi personali, finirebbe per restituire notevoli vantaggi politici ed economici alla nazione tutta.

Maurizio Silenzi Viselli