Albidona-16/07/2018: Sequestro aree boschive: la Minoranza si rivolge alla Procura

ALBIDONA Sequestro aree boschive: la Minoranza si rivolge alla Procura per chiedere spiegazioni e per rappresentare il forte disagio degli agricoltori. «…Considerata l’inerzia sotto tutti i punti di vista da parte dell’esecutivo Di Palma – si legge in una nota sottoscritta dai consiglieri di Opposizione Giuseppe Lizzano, Giuseppe Pota e Francesco Antonio Aurelio – abbiamo deciso di affrontare alcune problematiche per fare chiarezza e arrivare ad una soluzione». Detto questo, i tre dell’Opposizione aprono un focus sul vasto incendio che nella passata stagione estiva ha imperversato per quattro lunghi giorni nel territorio comunale distruggendo decine di ettari di aree boschive e che ha spinto, legittimamente, la Procura della Repubblica di Castrovillari a disporre il sequestro penale delle aree interessate. «Il sequestro di queste aree – scrivono i tre della Minoranza – in realtà ha paralizzato un’intera popolazione che vive in buona parte di agricoltura e silvicoltura. Ci saremmo perciò aspettati che il sindaco e la sua èquipe si fossero attivati presso le competenti autorità politico-amministrative per un sostegno economico a favore degli interessati e per capire le determinazioni delle autorità giudiziarie. Sono invece passati diversi mesi da quando la Procura ha disposto il sequestro ai fini investigativi tutte le aree colpite dal fuoco e tutto tace. Sappiamo benissimo – commentano Lizzano, Pota e Aurelio – che la giustizia deve fare il suo corso, così come sappiamo che il sindaco ormai è permanentemente chiuso nei locali della sua attività professionale, con un conseguente abbandono della macchina comunale». E’ per questo motivo che il gruppo consiliare di Minoranza ha deciso di chiedere un incontro urgente con il Procuratore della Repubblica dottor Eugenio Facciolla e con il Sostituto dottor Serracchiani firmatari del Decreto di sequestro. «L’obiettivo – si legge nella stessa nota – è quello di far presente le condizioni in cui versa il territorio comunale, nonché quello di comprendere le motivazioni ed i presupposti che hanno indotto la Procura a determinarsi in tal senso, il tutto, naturalmente, nel pieno rispetto dell’attività investigativa in corso. Si precisa altresì – aggiungono i tre consiglieri di Opposizione – che la ragione di questa iniziativa è quella di rappresentare  alle citate autorità giudiziarie il grave disagio socio-economico in cui versa la quasi totalità della comunità albidonese, nella piena consapevolezza che, attraverso un confronto fattivo si potrebbe giungere ad una soluzione che salvaguardi primariamente le esigenze investigative e secondariamente gli interessi dei soggetti destinatari dei provvedimenti di sequestro penale. Siamo giunti al capolinea: – concludono con un affondo politico i tre consiglieri di Opposizione – Albidona e gli Albidonesi non possono più restare inermi di fronte all’incompetenza, all’inerzia e all’incapacità amministrativa di un Sindaco e di una Giunta che non riesce a svolgere l’ordinaria amministrazione, per cui ognuno di noi ha il dovere di attivarsi e dare il proprio contributo».                                                   Pino La Rocca