Trebisacce-10/08/2018:COLDIRETTI:SONO INCAUTE  E IRRESPONSABILI LE AFFERMAZIONI DELL’EX SINDACO DI ROSSANO ANTONIOTTI

COLDIRETTI:SONO INCAUTE  E IRRESPONSABILI LE AFFERMAZIONI DELL’EX SINDACO DI ROSSANO ANTONIOTTI

 

Dichiarazioni a dir poco incaute, precipitose e irresponsabili quelle fatte dal già Sindaco di Rossano Giuseppe Antoniotti in merito ad una presunta responsabilità del Consorzio di Bonifica di Trebisacce che  a suo dire ha inquinato il tratto di Mar Jonio tra Corigliano e Rossano. Un allarmismo irresponsabile e ingiustificato  – precisa Coldiretti – che dovrebbe imporre, soprattutto a chi ha gestito la Pubblica Amministrazione una conoscenza delle competenze sulla gestione delle acque demaniali  nonché una attenta verifica dei fatti. Innanzitutto già nel 2013 il Consorzio aveva risposto all’allora primo cittadino di Rossano con una circostanziata nota nella quale spiegava per filo e per segno le competenze del Consorzio. Ma comunque siccome ripetere giova e poichè agli agricoltori non piace passare per inquinatori  – afferma Coldiretti  – rispieghiamo ad Antoniotti e ai cittadini  quello che è accaduto e quali sono le competenze del Consorzio.. Sette giorni fa ci sono state forti bombe d’acqua nelle città  di Cosenza, Rende e nell’hinterland che hanno scaricato nel fiume Crati fango e detriti. Alla traversa di Tarsia si è verificato l’aumento dei volumi di acqua e per forza di cose ha scaricato in sicurezza idraulica nei canali acqua torbida. Pertanto nessun inquinamento dell’acqua tanto meno da parte del Consorzio di Bonifica che per legge deriva le acque dal fiume o invaso conducendole nel canale adduttore per finalità irrigue e poi immette l’eccedenza nei canali di scolo per il buon funzionamento idraulico della rete di distribuzione irrigua che nel caso specifico riguarda oltre 11mila ettari nella Piana di Sibari. L’affermazione ulteriore dell’ex sindaco sul mancato utilizzo da parte degli agricoltori dell’acqua fornita da Consorzio, perché a suo dire inquinata,  è falsa! E’ risaputo  che diversi agricoltori scelgono di irrigare servendosi dei pozzi aziendali. I Consorzi di Bonifica – chiarisce Coldiretti –  non hanno nessuna competenza ed autorizzazione alla verifica di eventuali inquinamenti delle acque, per legge demandati all’ARPACAL, che certifica la qualità dell’acqua ed effettua  il monitoraggio degli scarichi nei corsi d’acqua da parte dei Comuni delle acque reflue dei depuratori. Ancorpiù, il Consorzio effettua una “sgrigliatura” del corpo d’acqua lungo il percorso per evitare il transito di corpi estranei. Dispiace  davvero – commenta Coldiretti – che l’ex sindaco di Rossano punta il dito contro il Consorzio di Bonifica, creando confusione nei cittadini e nei turisti non tenendo in nessun conto ciò che è accaduto (evento straordinario), le  competenze nella gestione dell’acqua e il controllo qualitativo delle stesse. Ovviamente – annota Coldiretti – dobbiamo tutti ricordarci che in presenza di eventi estremi, quali quelli accaduti, acqua e fango arrivano al mare.  

 

 

10.08.2018                                                                           Ufficio Stampa Coldiretti Calabria