Oriolo-30/08/2018: Presentato docufilm con studenti. E’ l’inizio di un laboratorio cinematografico permanente

COMUNICATO STAMPA

 

Oriolo. Presentato docufilm con studenti.

E’ l’inizio di un laboratorio cinematografico permanente

 

“Il vecchio e il bambino” cantava Francesco Guccini. Due figure spesso accostate per raccontare nostalgie e sogni diversi. Anche nel docufilm che gli studenti dell’Istituto Professionale per i Servizi Commerciali “Aletti” di Oriolo hanno realizzato, troviamo un nonno ed un nipote che ognuno a suo modo cerca la libertà. Il cortometraggio di sette minuti è stato realizzato nel corso di un laboratorio cinematografico a cura del regista Vincenzo Greco presso l’istituto di Oriolo ed in collaborazione con il Comune. Alle lezioni teoriche sulla Storia del Cinema, sulle Tecniche Cinematografiche sono seguite le uscite esterne con i ragazzi che si sono cimentati in una vera e propria produzione di un film. Dalla ricerca delle location, alla scelta degli attori e delle comparse. Da costumi, dal trucco, alle riprese, sino al montaggio finale.

I protagonisti sono due Giorgio: un ragazzino ed un anziano, con il docufilm ambientato ad Oriolo con alcune scene girate proprio in un Centro Anziani con alcuni ospiti che fanno da comparsa. Se per il ragazzino (Giorgio Delia) la liberà è scorrazzare per le campagne con la bicicletta, per l’anziano (Giorgio Corrado), invece, la libertà significa “evadere” dall’ospizio per tornare a fare le cose di sempre. Il lavoro cinematografico, “Bingo!”, oggi tenuto nel cassetto affinché possa partecipare come inedito a vari concorsi e festival, ad esempio come il rinomato “Giffoni Film Festival”, è stato presentato  e proiettato ad Oriolo, nella sala conferenze di Palazzo Giannettasio (Casa della Cultura), in un appuntamento inserito nel cartellone estivo dell’Oriolo Cult Festival. Erano presenti, tra gli altri, il regista Vincenzo Greco; il sindaco Giorgio Bonamassa; il vicesindaco con delega alla Cultura, Vincenzo Diego; il dirigente scolastico, Marilena Viggiano e ovviamente di tutti i ragazzi che hanno partecipato a questo primo esperimento che segna l’inizio di un laboratorio cinematografico permanente.

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