Italia-11/10/2018: AVANGUARDIE DELLA VITA: SESSO E CAVOLI

Pasta e broccoli alla romana

AVANGUARDIE DELLA VITA: SESSO E CAVOLI

 

Le avanguardie del pensiero sono, per loro stessa natura, la prefigurazione del futuro.

Sul fronte della gravidanza, già ora, il contrasto all’aborto, possiamo classificarlo come attualità.

Così come la difesa dell’embrione, in qualsiasi modo generatosi, e la definizione di quando l’individuo in quanto tale esista, sono materia di scontro in corso tra opposte fazioni.

Ma le posizioni che interpretano il pensiero avanzato sono già oltre. L’individuo, esse dicono, è già rappresentato dal singolo spermatozoo. In base a questa premessa, si sviluppa, con un meccanismo che la psichiatria classifica come paranoico, la conseguenza logica che la masturbazione altro non sarebbe che un mostruoso genocidio. Carneficina che farebbe apparire i sei milioni di Ebrei sterminati da Hitler, visto che parliamo di circa (media) 100 milioni di spermatozoi eiaculati dall’uomo, come un’irrilevante strage.

Facendo un semplice esempio, essi denunciano inorriditi, quando i circa 3,5 miliardi di abitanti maschi del pianeta terra, eiaculano, in masturbazione, od in rapporto protetto, da profilattico o pillola, producono, ogni volta, un’ecatombe d’individui che nessuna calcolatrice, fatta eccezione per quelle atomiche della Nasa, potrebbe calcolare.

La soluzione prospettata, da questi reparti avanzati della civiltà, potrebbe essere quella della loro totale castrazione chimica.

Questa risoluzione, fanno osservare alcuni, come spesso accade, avrebbe un effetto collaterale negativo: creerebbe la scomparsa di tutti gli eventuali nuovi nati, scampati al precedente eccidio.

In risposta all’obiezione, gli antagonisti, propongono, in alternativa, un gigantesco serbatoio di spermatozoi dove, con appositi spermatodotti, convogliare gli individui prodotti dalle eiaculazioni, salvaguardandone, con apposite apparecchiature refrigeranti, la civile sopravvivenza.

Sul fronte avanzato vegetariano, alcuni filosofi della vita, sostengono che anche i cavoli hanno una vita pensante che va preservata.

A riprova producono testimonianze di cavoli che avrebbero espresso la loro contrarietà ad essere consumati, a merenda o meno, con chiari segni di dissenso, registrati con sofisticate apparecchiature scientifiche. 

Appare chiaro che, in questo futuro inevitabile contesto, consumare un rapporto sessuale con se stessi (unico modo di averlo, come diceva Woody Allen, con uno che si stima veramente), o con altri, oppure magnasse in santa pace una pasta e broccoli alla romana, diventerà veramente problematico.

Ma il progresso, si sa, come la stupidità, non ha confini.

Maurizio Silenzi Viselli