Rocca Imperiale:12/11/2018 La comunità si riunisce nel Santuario per la Giornata del Ringraziamento

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Rocca Imperiale:12/11/2018

La comunità si riunisce nel Santuario per la Giornata del Ringraziamento

 

 

 Anche quest’anno, come storicamente avviene dal 1975, nel Santuario Diocesano “Santa Maria della Nova”, in contrada Cesine, domenica 11 novembre, si è svolta la 52ma Giornata del Ringraziamento che ha visto la partecipazione di tantissimi imprenditori agricoli e fedeli. Chiesa e rocchesi insieme “per ringraziare il Signore per il raccolto dei frutti che madre terra ci ha donato. L’uomo può seminare, coltivare, annaffiare, potare, ma è il Signore che dà fecondità al lavoro dell’uomo. Perciò, col cuore grato a Dio e alla nostra Madonna della Nova per tutti i benefici ricevuti, viviamo insieme questo momento di comunione, di preghiera e di festa”, è stato anche questo il messaggio che hanno inteso inviare ai cittadini i 5 parroci. Alle ore 11 il raduno dei mezzi agricoli nel Piazzale del Santuario e subito dopo è iniziata la concelebrazione della Santa Messa presieduta da Padre Angelo Sardone , della Congregazione dei Rogazionisti, in servizio, come responsabile, presso il “Villaggio del Fanciullo” di Bari, con accanto don Pasquale Zipparri (Parrocchia Visitazione BVM), Don Domenico Cirigliano (Parrocchia Assunzione BVM), don Mario Nuzzi (Rettore del Santuario Diocesano “Madonna della Nova), don Antonio Cavallo della Parrocchia di Roseto Capo Spulico e Cappellano presso Villa Azzurra. “Vogliamo ringraziare il Signore per i doni della terra, e lo voglio ringraziare anche perché oggi compio i miei 64 anni”, ha comunicato, tra l’altro, ai numerosi fedeli Padre Angelo. “Quando si ama, si dona”. L’uomo è la meraviglia della terra, il Signore ha creato il prodotto più bello della terra. All’uomo Dio ha assoggettato tutti i prodotti della terra, ha dato il potere all’uomo su tutti gli animali della terra. Ringraziamento e gratitudine nel Signore per i doni della salvezza, della fede che abbiamo ricevuti. Il bene superiore non è quello materiale, ma quello spirituale: l’Amore. Chi ci tiene lontano da Dio è il peccato. Noi dobbiamo accogliere la Grazia di Dio e, raggiunti gli anni della maturità, comportarci secondo gli insegnamenti del Signore. “L’uomo non vale per quello che ha, ma per quello che è”. Per i cristiani significa dare agli altri ciò che si ha e la ricompensa arriva da Dio, perché è la sua volontà il prodigarsi per i fratelli. Noi non sappiamo quanto lavoro c’è dietro il frutto raccolto e non comprendiamo bene il lavoro fatto dagli operatori agricoli che poco viene remunerato per come meriterebbero. E noi sacerdoti abbiamo anche il compito di valorizzare questo lavoro. Confidiamo tutti nel Signore che in un cammino comune possiamo realizzare sulla terra un itinerario felice, ha concluso Padre Angelo. A seguire il Rettore don Mario Nuzzi ha ringraziato tutti per le opere prestate che hanno contribuito a rendere più bello e vivibile il Santuario. E subito dopo i parroci si sono portati nel piazzale del Santuario per la Santa benedizione dei mezzi agricoli. Nel piazzale tante le persone presenti e tra queste il sindaco di Rocca Imperiale Giuseppe Ranù, il vice sindaco Francesco Gallo e tanti altri amministratori, il presidente del Consorzio per la Tutela del Limone, Vincenzo Marino, Il presidente del consorzio di bonifica Marzio Blaiotta con accanto il Geom. Vincenzi, il consigliere del gruppo di opposizione Giovanni Gallo, il già sindaco Ferdinando Di Leo, il gruppo dei volontari della Misericordia, i Carabinieri con il Comandante Antonio Fanelli, la Polizia Municipale e rappresentanti delle associazioni di volontariato. A seguire un momento conviviale organizzato dalla gestione del Santuario. Dalla condivisione della Mensa Eucaristica alla condivisione del cibo frutto della terra e del lavoro dell’uomo che ci dà vita col mosto diventato vino nella Festa di San Martino. E a seguire una visita guidata per le vie del Centro Storico con ritrovo e partenza dal Castello Federiciano e conclusione nella Piazza antistante la Chiesa Madre con la tradizionale castagnata e prodotti tipici del luogo.

Franco Lofrano