Trebisacce-18/11/2018: La Dispersione Scolastica (di Pino Cozzo)

Pino Cozzo

La Dispersione Scolastica

di Pino Cozzo

La dispersione scolastica è un fenomeno complesso, non riconducibile solo a situazioni di degrado sociale, disagio economico o povertà culturale. In linea generale riflette una perdita di efficacia dei diversi ambienti educativi: famiglia, luoghi di aggregazione sociale, scuola. Connòta anche un complesso di fenomeni collegabili sia all’evasione dell’obbligo, alle bocciature, alle ripetenze, alle interruzioni e alle irregolarità nelle frequenze, agli abbandoni, ai ritardi rispetto all’età, sia all’assolvimento formale dell’obbligo, alla qualità scadente degli esiti, al disadattamento scolastico. La definizione rimanda ad uno scenario segnato dalla complessità:

– della società contemporanea e quindi di tutti i fenomeni sociali, specifica della situazione              giovanile;
–  delle interazioni scuola-famiglia-società;

– della ricerca e della valutazione dei processi educativi.

Si potrebbe, pertanto, definire meglio la dispersione scolastica come quel fenomeno per il quale intelligenze, energie, risorse, occasioni di crescita e d’emancipazione sono sprecate o non utilizzate al meglio. Le cause di tale non ottimale utilizzo di risorse possono essere rintracciate in fenomeni di vario tipo, interni ed esterni al sistema scolastico. L’ipotesi di fondo è che sia possibile intervenire per il miglioramento della qualità del servizio solo a condizione di tenere sotto controllo le caratteristiche dell’ambiente scolastico correlabili agli aspetti critici del problema dell’insuccesso formativo. Parlare di curricolo significa, invece, affrontare il problema dell’organizzazione dell’esperienza formativa in una situazione scolastica concreta; l’attenzione si sposta sulla necessità di portare allo scoperto la relazione che esiste tra i due momenti della progettazione e realtà di fatto dell’esperienza e di farne oggetto di ricerca. L’educazione in atto non è tanto efficiente, e il problema della dispersione scolastica e, in generale, dell’insuccesso formativo testimonia che non sempre la conversione in pratica di una proposta educativa corrisponde alla sua intenzione. A partire da questa prospettiva sul problema della dispersione, occorre allora puntare su una innovazione progettuale: un tipo di progettualità per la quale il problema da specificare consista essenzialmente nello sviluppare la competenza a percepire, descrivere e comprendere quello che effettivamente accade nella realtà dell’aula, al fine di comprendere e verificare attraverso gli effetti concreti la validità della stessa proposta educativa.  Ma  appare maggiormente necessario sviluppare un’analisi completa ed articolata delle caratteristiche generali della proposta educativa e formativa dell’ Istituto, per individuare qualsiasi elemento di disagio e per potenziare l’offerta stessa, in modo da rimuovere i fattori della dispersione imputabili all’organizzazione, al funzionamento e alle proposte in atto. Un approccio di questo tipo dunque comporta un impegno di risorse, che fa conto sulla disponibilità e competenza di alcuni docenti, finalizzate alla costruzione di aree di intervento sperimentale:

  1. la costruzione di una banca-dati sul fenomeno dei successi e degli insuccessi scolastici per essere in grado di evitare che il fenomeno sfugga, di monitorare i dati, di produrre documentazione e diffonderla ;
  2. la costruzione di un percorso sperimentale secondo il metodo della ricerca-azione;
  3. la costruzione di un percorso didattico, che assumendo come problema fondamentale la motivazione allo studio, abbia come obiettivo raggiungibile l’innalzamento del successo scolastico, oltre che la lotta alla dispersione.

Lo sforzo gestionale, che per la sua dimensione è già rilevante, può essere orientato al problema della dispersone scolastica in termini di miglioramento della qualità, solo a condizione di assumere un approccio operativo coerente alla natura complessa dell’organizzazione scolastica, che abbia per quadro di riferimento lo stesso Piano Triennale dell’offerta formativa dell’Istituto.