Sibaritide-22/11/2018: I Tedeschi scoprono la Calabria,ma le distanze penalizzano la Sibaritide

Aldiana Club

SIBARITIDE I Tedeschi scoprono la Calabria e la scelgono come meta delle loro vacanze ma le distanze e la mancanza di collegamenti veloci continuano a penalizzare gli operatori turistici della Sibaritide che, salvo poche eccezioni, fanno fatica ad entrare nei flussi turistici europei e in particolare in quelli tedeschi. Da questo punto di vista può essere d’esempio la Puglia, e in particolare il Salento che, pur non potendo contare sull’attrazione mare-monti in quanto caratterizzato da un territorio “piatto”, è riuscito a far innamorare e ad attrarre i tedeschi perché dispone di due aeroporti di livello europeo, Bari e Brindisi che agevolano enormemente i collegamenti con la Germania attraverso la cosiddetta mobilità veloce. Pur essendo quasi simili le distanze, la Puglia, grazie a collegamenti veloci e moderni come i due aeroporti ma anche l’alta velocità ferroviaria e un’arteria stradale a quattro corsie che arriva fino a Santa Maria di Leuca, ogni anno fa il pieno dei flussi turistici provenienti da tutta Europa e dovrebbe, quindi, fungere da modello virtuoso nel settore del turismo, non solo quello estivo ma quello destagionalizzato tanto caro ai Tedeschi e più in generale alle popolazioni del nord-Europa. Per fortuna, però, sono gli stessi tedeschi che fiutano le potenzialità turistiche della Calabria, valutano le vantaggiose offerte dell’ospitalità sull’asse mare-monti che può offrire la nostra regione con la sua natura e suoi preziosi beni ambientali e cominciano a scegliere la Calabria attraverso i pacchetti-vacanze offerti dai tour-operator e dalle agenzie di viaggio. Questa opportunità alcuni imprenditori turistici calabresi l’hanno fiutata e, oltre a quelli già esistenti, sono in cantiere due grossi insediamenti turistici destinati entrambi all’utenza tedesca e che sono già presenti nei siti specializzati come Booking, Trivago e altri ancora che promuovono le offerte turistiche dell’estate 2019. Il primo e più grande aprirà le porte il 19 maggio 2019 a Pizzo Calabro in provincia di Vibo Valentia: si tratta di un mega-villaggio turistico che nasce dall’ampliamento di un Resort di proprietà di Francescantonio Stillitani, in grado di ospitare fino a 1.554 posti-letto, realizzato da “Tui Magic Life” un operatore turistico tra i più grandi al mondo. Questa mega struttura, che va a sommarsi alla miriade di villaggi-vacanza che sorgono sulla Costa Viola e sul litorale tirrenico che va da Tropea a Capo Vaticano, ancora deve nascere ed è già esaurita la lista delle prenotazioni per il 2019 per il semplice fatto che sorge a soli 20 chilometri dall’Aeroporto di Lamezia Terme. Ma lo stesso interesse, proprio perché già opzionato dai tedeschi, sta riscuotendo il Resort che sta nascendo nel territorio di Villapiana di fianco al già esistente “Otium Sibari Resort” e che aprirà i battenti il 18 aprile 2019. Si tratta, secondo quanto ha rivelato l’ing. Domenico Greco Direttore del Progetto, di un Resort di qualità medio-alta, di proprietà della “T&D Exclusive srl” che, una volta ultimato, sarà gestito da “Aldiana GmbH”, una società appartenente al gruppo anglo-tedesco Thomas Cook-Neckermann che è la seconda società del settore in Europa per volume di fatturato ed opererà sul mercato nord-europeo proponendo pacchetti-vacanza distribuiti in 9.600 Agenzie e che cura la gestione di altri 8 Resort che offrono vacanze al mare nel Mediterraneo e vacanze in montagna in Austria. Il prodotto offerto da Aldiana GmbH è “all-inclusive” ed è destinato ad un’utenza che proviene, principalmente, da Germania, Austria e Svizzera. Si tratta, sempre secondo l’Ing. Greco, di un polo turistico dotato di 324 camere per un totale di 830 posti-letto, dotato di servizi di qualità superiore, di un Centro Benessere di 3.500 mq. e di un Centro-Congressi di 708 posti, che sorge nel grande anfiteatro della Piana di Sibari, tra il mare e i monti del Pollino e che è contraddistinto da numerosi punti di interesse culturale come gli Scavi e i Parchi Archeologici, il Museo Archeologico Nazionale della Sibaritide e numerosi centri storici incastonati nelle aree interne . Un’area, quella della Sibaritide, dotata di un patrimonio paesaggistico e storico-culturale enorme e di un’enorme disponibilità alberghiera frutto della scelta coraggiosa di tanti imprenditori turistici, che però stenta a decollare perché, al contrario della Puglia e dei villaggi turistici che sorgono a breve-media distanza dall’Aeroporto di Lamezia, sono condizionate da distanze siderali che solo la realizzazione di uno scalo aereo nella Piana di Sibari potrebbe risolvere. Ma, da questo punto di vista, sia la politica che i privati, non sanno, o non vogliono, mettersi seriamente intorno a un tavolo per trovare e adottare una soluzione coraggiosa e condivisa, continuando a pagare un costo molto alto all’isolamento geografico di questo territorio dalle enormi potenzialità inespresse.

Pino La Rocca

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