Trebisacce- 15/12/2018: La poesia di Gianni Mazzei in “L’occhio turgido del mare”

 

Gianni Mazzei

Trebisacce: 15/12/2018

La poesia di Gianni Mazzei in “L’occhio turgido del mare”

 

Non si è ancora concluso il mese di dicembre che al libro di poesie “Sud” il critico letterario, poeta, scrittore, filosofo, Gianni Mazzei ci propone il suo ultimo lavoro, che poi si rivela sempre penultimo, “L’occhio turgido del mare” con all’interno delle poesie che dedica al giornalista e scrittore italiano Paolo Rumiz. Sono 87 poesie contenute nelle più di 90 pagine del libro edito da Marco Del Bucchia– Massarosa (Lucca), con la copertina curata dall’Artista Tommaso Jardella. Già da tempo ho definito Gianni Mazzei un “Vulcano creativo” e lo dimostra e conferma il fatto che ogni mese, o forse due, il suo attivo e lucido cervello partorisce un libro nuovo e con temi di largo interesse. Non cosa semplice e neppure scontata, anche per diversi intellettuali. Gianni Mazzei ha già pubblicato diversi libri e con la sua capacità di essere ironico con se stesso e con gli altri, con la sua abilità di leggere e interpretare il presente, con la conoscenza della storia e della sua memoria storica, della sua vigile fantasia e creatività, del rispetto per il pensiero altrui, riesce a leggere nell’animo altrui carpendone i messaggi utili per il suo continuo divenire come scrittore e poeta. E Gianni Mazzei in una delle sue poesie senza titolo, a pag. 50 scrive: “Ladro di parole sono,/come ogni poeta vero/che le ruba con destrezza/standoti accanto/e nell’assaporare la tua mente/trova quella piccola variante/per il suo segreto essere./-  E ancora sempre pensando a Tommaso Jardella a pag. 51 scrive: “Le parole sono insipide,/anche le più gustose,/per raccontare fiabe ed enigmi./Con lo sguardo e le mani/tu lo fai più propriamente,/scavando dentro l’aria fino/al cunicolo profondo dell’orizzonte/oltre il quale è il nulla e il tutto,/superando la soglia dell’indicibile./Esi ha il silenzio./- Probabilmente Gianni Mazzei vuole evidenziare, sottolineare e interpretare il ruolo delicato e difficile del giornalista Tommaso Jardella come inviato speciale in luoghi difficili nell’area balcanica e danubiana, di editorialista di “La Repubblica”, di corrispondente in Croazia e Bosnia-Erzegovina, ecc. Il pesce della copertina forse indica lo stile del giornalista che è sempre in giro per il mondo e attento agli eventi che racconta con grande stile. In Gianni Mazzei vi è di tutto con lo sguardo attento sul mondo che si ritrova e con il suo solito sorriso ironico intelligente racconta di sé, ma anche delle altrui conquiste e dell’altrui sapere di cui ne fa tesoro e ne divulga i meriti contribuendo ad elevare culturalmente il proprio territorio pensando ad un futuro per i giovani migliore e in una società più competitiva culturalmente.

Franco Lofrano