Alto Jonio-15/01/2019: Ancora autovelox:dazio da pagare ai comuni

Autovelox Villapiana

ALTO JONIO Chi passa per l’Alto Jonio e parte della Sibaritide (Cassano Jonio), o viene a fare le vacanze da queste parti, deve pagare il dazio ai comuni attraverso le sanzioni comminate attraverso tutta una rete di Autovelox disseminati su tutte le strade del Comprensorio. La gente ormai ha capito che gli Autovelox vengono utilizzati soprattutto per fare cassa e le proteste, specie quelle sul web, non si contano più e sono in tanti a pensare che, oltre ad essere dissuasori della velocità possono trasformarsi in dissuasori per il turismo. Tutti d’accordo, invece, i sindaci e amministratori tanto è vero che nessuno degli otto Comuni che vanno da Cassano Jonio a Rocca Imperiale fa eccezione alla regola. In nessun altra cosa, sostengono in molti sul web, gli amministratori di questi comuni dimostrano di andare d’accordo come nel piantumare Bancomat sulle strade, siano esse Statali come la S.S. 106 e la S.S. 538 (Sibari-Firmo), siano esse Provinciali come quelle che collegano Villapiana con Trebisacce e Amendolara e Villapiana Scalo con Francavilla Marittima. Insomma, su tutta la viabilità i Velomatic, sia di controllo della velocità “media”, sia quelli a postazione unica (fissa e mobile), sono in continua crescita: gli ultimi arrivati, dopo quello a postazione mobile di cui si è dotato il comune di Francavilla Marittima, sono quelli del comune di Villapiana che, ingolosito dai facili guadagni, oltre ai misuratori della velocità “media” sul Saraceno, ha ripreso a usare l’apparecchio a postazione mobile e a quelli che andranno in funzione a breve nel comune di Amendolara per il controllo della velocità media nel tratto della s.s. 106 che va dal ponte sullo Staface alle due gallerie che attraversano il territorio comunale andando verso Roseto, di cui il comune guidato dal sindaco Ciminelli si è già dotato e che andranno a regime quanto prima. Vero è che i tutti i Comuni boccheggiano per la drastica riduzione dei trasferimenti statali, ma ci sono tanti altri comuni, piccoli e grandi, che magari stringono la cinghia, ma evitano di taglieggiare i cittadini residenti oltre a quelli di passaggio ed a quelli che ancora scelgono di trascorrere le vacanze da queste parti. Emblematico, a questo proposito, il racconto fatto sul web di un turista toscano che, in una sola settimana trascorsa nella Sibaritide, ha collezionato ben 5 multe, confidando di avere speso più per le multe che per il soggiorno. Non si tratta, infatti, di cifre di poco conto: basta dire, per esempio, che i due comuni contermini di Trebisacce e Villapiana portano tra le voci in entrata del Bilancio comunale oltre 1milione e 600mila euro all’anno da dividere in parti uguali con lo Stato che perciò non si fa pregare a concedere le autorizzazioni. Per non parlare del comune di Amendolara che nel Bando pubblicato  per l’affidamento dell’appalto a una società privata ha ipotizzato, per i tre anni dell’appalto del servizio, la comminazione agli utenti della strada di ben 30mila verbali e il riconoscimento alla società aggiudicataria dell’appalto della bellezza di 696mila euro per il nolo delle apparecchiature elettroniche e per la gestione complessiva del servizio. E’ facile immaginare che se un Comune decide di investire circa 700mila euro in tre anni, vuol dire che il servizio risulta molto remunerativo e può perciò puntellare le casse di un comune che, alla pari degli altri, non naviga certo nelle migliori condizioni finanziarie. E tutto questo, tra le altre cose, si verifica, come del resto commentano molti automobilisti sul web, mentre la S.S. 106 non ancora adeguata proprio nel tratto che attraversa questi comuni continua a rimanere una trappola mortale, mentre la strada Provinciale Villapiana-Trebisacce è stata chiusa al traffico dal 12 novembre 2018 per la pericolosità del ponte sul Saraceno e, a distanza di oltre tre mesi, nonostante le sollecitazioni e le proteste degli utenti che comunque si stanno organizzando per farsi sentire, non sono ancora iniziati i lavori di messa in sicurezza del ponte da parte della Provincia di Cosenza.

Pino La Rocca